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LETTERA DAL PALAZZO

I partiti discutono di elezioni anticipate

La politica interna sembra essere stata “sopraffatta” dalla politica estera

I partiti discutono di elezioni anticipate

Antonio Tajani

La politica interna sembra essere stata “sopraffatta” dalla politica estera. Le guerre in Ucraina e Gaza tengono banco e di politica interna, in particolare in Italia, si parla sempre meno. Ma, comunque, i politici sia pure con molta riservatezza, discutono sulla opportunità o meno di far ricorso ad elezioni anticipate in favore delle quali sembra si stia formando una sorta di partito trasversale composto da parlamentari delle diverse formazioni politiche.

Nella stessa maggioranza c’è chi è convinto che andare alle urne rafforzerebbe la coalizione di centrodestra e che varrebbe, quindi, la pena di approfittare. Il sovranismo regionale stroncato da Bruxelles tare di questa situazione. Nel Pd c’è una notevole incertezza poiché se i più sono convinti che al momento Giorgia Meloni è imbattibile, molti sono anche coloro che ritengono di tentare di sconfiggerla facendo leva sui dissidi, indubbiamente notevoli, che concernono soprattutto i rapporti tra Antonio Tajani e Matteo Salvini.

E Salvini viene contestato anche all’interno del suo partito. Quanto alla Meloni che, alla resa dei conti, è colei che decide, pur spettando formalmente al capo dello Stato lo scioglimento delle Camere, è incerta sulle scelte da compiere. Il suo obiettivo primario è condurre in porto la riforma con la quale vengono considerevolmente aumentati i poteri di Palazzo Chigi. Ma il voto contribuirebbe a facilitare l’approvazione di questa riforma o ne complicherebbe il cammino?

E come influirebbero le elezioni sul rederendum che inevitabilmente seguirebbe l’approvazione parlamentare del procedimento? C’è, in altre parole, il rischio che le elezioni possano in qualche modo interrompere il momento magico che il centrodestra sta attraversando. Per questo è possibile che la Meloni voglia lasciare le cose come stanno. È da ritenere, inoltre che sulla scia della premier, anche i fautori di una anticipata andata alle urne preferiscano attendere l’esito delle prossime elezioni regionali che vengo considerate una prova generale di quello che potrebbe essere il voto politico. 

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