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Adl “scaglia” la prima pietra ma in tanti non gli credono

Erano in tanti ad aspettare il primo settembre come il “D-Day”. Questa data era stata scelta da Aurelio De Laurentiis per porre la prima pietra sul nuovo centro sportivo del Napoli

Adl “scaglia” la prima pietra ma in tanti non gli credono

Erano in tanti ad aspettare il primo settembre come il “D-Day”. Questa data era stata scelta da Aurelio De Laurentiis per porre la prima pietra sul nuovo centro sportivo del Napoli. Il gran finale di mercato, con l’acquisto del giovane attaccante Hojlund per cinquanta milioni di euro, è passato in secondo piano.

Così come il primo posto in classifica con tre gol segnati in due gare e nessuno subito. C’era voglia da parte dei soliti “pesantoni” di criticare il presidente perché non aveva mantenuto la parola data qualche tempo fa. Come se poi un imprenditore di tale livello dovesse dare conto alla qualsiasi per evitare di essere bacchettato.

Il patron, comunque, ha tenuto fede a ciò che aveva promesso facendo sapere a tutti su X che aveva firmato l’opzione per i terreni dove costruire il quartier generale dei partenopei. Con tanto di foto di un sasso con la scritta: “La prima pietra”. Un colpo di cinema non da poco per uno che nella vita ha sempre vinto.

Naturalmente quelle poche parole non hanno convinto il gruppo degli anti-De Laurentiis. Coloro i quali proprio non riescono a sopportare i successi di Aurelio. Molto probabilmente qualcuno voleva che il primo settembre Adl tagliasse già il nastro, per forza di cose azzurro, del centro sportivo. Keep calm.

Le intenzioni del numero uno del Napoli sono chiare. Non deve vendere fumo a nessuno. D’altronde un impianto di proprietà non può che migliorare il valore del club. Soprattutto se un giorno si decidesse di venderlo. Dunque, non resta che aspettare e godersi il calcio giocato. Quello che fa vivere emozioni uniche.

Come il gol di Anguissa all’ultimo secondo del recupero contro il Cagliari. O la prima rete stagionale di De Bruyne su punizione con il Sassuolo. Anche se non ne ha bisogno, darei un consiglio al presidentissimo.

La prossima volta deve evitare di dare delle deadline altrimenti c’è chi si segna il giorno preciso sull’agenda e spera che l’impegno dato venga disatteso per cominciare a criticare. E meno male che sono stati vinti due scudetti in tre anni e che il Napoli ha comandato il mercato italiano spendendo più di tutte.

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