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LETTERA AI LETTORI

Hamas resiste nei tunnel ma l’Europa marcia in piazza

Quel che resta dell’esercito “ufficiale” di Gaza è nei tunnel, dai quali i miliziani lanciano ogni tanto un missile ed escono solo per mantenere l’ordine, cioè per requisire i viveri pervenuti

Hamas resiste nei tunnel ma l’Europa marcia in piazza

Cari amici lettori, c. Intanto, per un calcolo esatto dei civili uccisi dall’Idf, si dovrebbero sottrarre i miliziani uccisi in guerra e i civili uccisi dagli stessi miliziani all’arrivo dei viveri.

Quanto ai bambini, molte foto diffuse da Hamas sono risultate fasulle. Il grande esercito è, però, in Europa e non è costituito solo da immigrati più o meno clandestini, ma da una massa di elettori, che usa il nickname di Pro Pal, sventola bandiere “palestinesi” e sfila in strade e piazze, urlando slogan, disturbando la popolazione e danneggiando oggetti pubblici e privati, perfettamente in linea con gli slogan e le usanze della peggiore sinistra.

Poi, nelle retrovie, i partiti di sinistra con la loro propaganda e il sostegno alla tesi dei due Stati, sempre in vetrina ma non vendibile per la sua immaterialità. Ora la guerra è diventata marittima, benché Hamas non disponga più d’imbarcazioni proprie.

La piccola Greta (il diminutivo è utile per qualificare i suoi seguaci), dopo un primo tentativo di sbarco (fu rimpatriata, dopo essersi rifiutata di guardare i filmati del sette ottobre), è l’ammiraglia della nuova “Invincibile Armada” modestamente chiamata “Flotilla” Alla cinquantina di velieri in partenza da Barcellona molti altri se ne aggiungeranno, provenienti da vari porti del Mediterraneo, fra i quali Genova.

Perché ho parlato di invincibile armata? Intanto, come nel maggio 1588 quella di Filippo II, composta di 130 velieri, fu costretta e riparare per una bufera nel porto di La Coruña, così la Flotilla è stata costretta dal maltempo a rientrare in porto. L’Armada voleva liberare l’Inghilterra, la Flotilla si accontenterebbe di “liberare” Gaza. L’Armada fece una brutta fine…

Netanyahu ha fatto sapere che questa volta confischerà le imbarcazioni e processerà gli invasori per terrorismo. I dirigenti piddini e degli altri partiti di opposizione hanno sollecitato il governo italiano a tutelare la Global Sumud Flotilla: la cosa non è probabile e, al contrario, lo Stato farà svolgere la partita di calcio Italia – Israele, in programma a Udine il 14 ottobre, a porte aperte. Non si ritiene che le contrarie manifestazioni, temute dal sindaco, siano in grado di disturbare la partita.

Una volta tanto, le autorità non subiscono le imposizioni della piazza Pro Pal! Nel frattempo, mentre la battaglia di Gaza City continua, Trump ha specificato i suoi piani per il “dopo” della striscia, Come tutti, ero convinto che il progetto “Costa di Gaza” fosse una boutade.

Trump ha però precisato che gli Usa amministreranno la striscia, che una fascia al Sud sarà industrializzata e sulla costa ci saranno molti grattacieli, le cui figure compaiono a corredo di un progetto. In più, i palestinesi che accetteranno di trasferirsi riceveranno un compenso di cinquemila dollari e ulteriore assistenza in seguito.

Resta da stabilire il “dove"; ma sembra che sarà in Africa, probabilmente dal lato orientale del continente. Stiamo ancora scherzando o c’è qualcosa di serio? Mah! Il futuro della Palestina è avvolto nel mistero. L’unica ipotesi sostenuta dal potere mediatico, quella dei “Due Stati”, mi fa ridere.

Israele sta pagando sì costi alti, ma non ha più voglia di scherzare. Lo dimostra la decapitazione del governo Hutu nello Yemen e la promessa che i dirigenti Hamas saranno fatti fuori anche in paesi terzi. L’unica incognita è l’esito della guerra in corso. Ma, si vera sunt esposita, dovremmo saperne di più fra un paio di mesi. Il mio diletto sarebbe massimo se la fine di Hamas fosse annunziata il sette ottobre. Gli anniversari debbono pur servire a qualcosa!

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