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L'analisi
07 Settembre 2025 - 15:48
La premier Giorgia Meloni
Agli inizi di agosto, Ernesto Galli della Loggia, in uno dei suoi mirabili articoli sul “Corriere della Sera”, sempre condivisibili al di là di ogni credo politico, ha spiegato le cause di un triste declino del nostro Paese. Da vent’anni in qua alle prese con gravi problemi strutturali, da rendere urgente una conseguente reazione per cambiare le cose.
Nel ricordare, con pacata nostalgia, l’Italia di un tempo che “cresceva, pullulava di iniziative imprenditoriali, sprizzava energia, ha aggiunto che “in seguito, da noi, è cambiata in modo drammatico e in peggio la politica. Mentre vi è un’assoluta necessità di cambiare le cose, c’è anche una mostruosa piovra giuridico-amministrativa ad impedirla”.
Come uscirne? Secondo l’articolista, decidendo “senza jattanza e senza paura”, da riservare alla premier un sorprendente irrituale appello a valutare una nuova sfida, dicendole: “Presidente Meloni, i cittadini questo si aspettano dalla politica e molto ancora aspettano da lei, che appartiene a una generazione, la quale ha avuto la non facile sorte di ricevere in eredità un’Italia che, dopo i giorni di una miracolosa rinascita, si avvia a quello che invece è il suo triste declino. Se lei volesse e sapesse chiamare a raccolta tutte le energie intorno a un grande progetto per la rinascita del paese, difficilmente le sue parole resterebbero senza eco”.
Ma l’auspicio coraggioso di Galli della Loggia se ha avuto ulteriori positivi riscontri nel mese di agosto per i crescenti successi della premier, sempre, in agosto, ha dovuto registrare anche il comportamento sleale e ostile di un’opposizione, che schiuma solo veleno e maldicenza continua su di lei. Mentre dall’Italia e da tutto il mondo non si contano attestati, testimonianze ed apprezzamenti sul suo premierato, di cui riportiamo qui una breve sintesi.
12 agosto- Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani, dichiara alla stampa: “I conti stanno andando bene. Questo governo ha fatto nel 2024 una cosa che non era mai stata fatta prima, scegliendo di non spendere 20 miliardi che erano disponibili in bilancio, meritandosi maggiore credibilità internazionale”.
19 agosto- La Meloni si segnala come protagonista indiscussa per conto dell’Europa nella ricucitura dei rapporti con l’America, da riceve un encomio da Trump che dice di lei: “È una grande leader e una grande fonte di ispirazione”.
28 agosto- Al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, la premier non solo è accolta da una standing ovation, ma scrive il resocontista del Corriere della Sera, “intorno a lei si forma una sorta di tappeto sonoro, che non punteggia il suo discorso, ma lo accompagna senza quasi soluzione di continuità per tutti i 45 minuti del suo intervento”.
Insomma un’incoronazione senza precedenti. Di fronte a un crescendo di elogi e di lusinghiere considerazioni di così autorevoli provenienze, sentire il “Conte Grilletto” definire l’accoglienza riservata alla premier, quel clima caloroso del meeting di Comunione e Liberazione, del popolo di don Giussani, “una televendita senza domande alla Meloni, decisa a sfuggire di mano” (senza spiegare da chi?), conferma due verità: la spregiudicatezza di questo personaggio che solo il tafazzismo del Pd, da Zingaretti alla Schlein, poteva trasformare in un protagonista, e lo stato attuale di un diffuso nervosismo nell’opposizione che ha trovato il suo curatore fallimentare.
In conclusione, quale che sia il corso del “campo largo”, con questi personaggi ambiziosi e ingordi di potere sarà sempre un “campo minato”. La storia di questi ultimi anni lo dimostra.
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