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Piccole cose da migliorare
per fare grande una città

Una metropoli europea deve avere servizi di trasporto e mobilità più consoni alleaspettative del cittadino e del visitatore utente

Piccole cose da migliorare
per fare grande una città

Napoli è una città in crescita. L’assessore al Bilancio Baretta sottolinea giustamente i progressi notevoli compiuti sul versante del debito e del conseguente risanamento del bilancio. Accanto a questo presupposto fondamentale per qualsiasi ipotesi di sviluppo, vi sono poi indicatori positivi su diversi fronti.

Dall’incremento del turismo alla maggiore affidabilità sul piano nazionale e internazionale, attestata anche dalla designazione come capitale europea dello sport nel 2026 e dall’assegnazione a sede dell’Americas’Cup nel 2027. Risultati dovuti anche e soprattutto alla gestione illuminata del sindaco Manfredi.

Vi sono peraltro criticità che rischiano di frenare questo percorso virtuoso. Una metropoli europea deve avere servizi di trasporto e mobilità più consoni alleaspettative del cittadino e del visitatore utente. Si tratta apparentemente di dettagli, che tuttavia incidono sull’immagine di efficienza di una città.

Primo esempio. Scale mobili che vanno in tilt continuamente, riprendono a funzionare dopo l’intervento dei tecnici per poi ricadere nella condizione precedente. In una grande città non è ammissibile che un problema del genere si trascini da anni, come accade ad esempio a piazza Garibaldi, di fatto la Porta della Città.

Secondo esempio. La frequenza dei treni della principale linea metropolitana è ancora lontana dagli standard, non dico di Milano ma almeno di Roma. Tanti treni nuovi sono stati immessi sui binari, ma chi quotidianamente utilizza questo vettore strategico del sistema dei trasporti è spesso costretto ad aspettare tra i 14 e i 18 minuti in alcune fasce della giornata. Per non parlare della segnaletica elettronica, che riporta i tempi di attesa ‘a singhiozzo’, scomparendo soprattutto quando l’attesa si protrae. C’è da chiedersi chi controlla il controllore!

Terzo esempio. La manutenzione dei contenitori per la differenziata è molto carente, specie alla luce del potenziamento del servizio e degli investimenti effettuati al riguardo. Campane non svuotate con puntualità; cittadini incivili che depositano spazzatura di ogni tipo nei pressi dei contenitori, senza alcun sistema di controllo che serva a sanzionare questi gesti di moderna barbarie; strade sporche e polverose, per di più spesso disselciate.

I casi potrebbero continuare, ma ci fermiamo qui, limitandoci a una raccomandazione. Se vuole continuare la stagione della rinascita, l’amministrazione di Palazzo San Giacomo deve affiancare a quanto di positivo già fatto una maggiore attenzione per le piccole cose. Piccole ma che, tuttavia, fanno la differenza.

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