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Conte e la sostituzione di Kdb bocciata dai pifferai

Incredibile. Ma chi avrebbe dovuto sacrificare l’allenatore dopo il rosso al capitano?

Conte e la sostituzione di Kdb bocciata dai pifferai

Kevin De Bruyne

Mi riferisco a Conte. Ma potrei rivolgermi a qualsiasi altro allenatore. Non ho mai letto da qualche parte che il tecnico leccese abbia criticato o bocciato l’intervento chirurgico di una mente grigia della medicina o abbia bocciato qualche operazione finanziaria di qualche imprenditore famoso.

Il buon Tonino si è sempre limitato a studiare il calcio per migliorare e mettere in condizioni le squadra che allena di vincere. Ebbene, quando giovedì sera il leccese ha fatto uscire De Bruyne per colmare il vuoto difensivo creato dall’espulsione di Di Lorenzo, alcuni pifferai della pedata sono balzati dalla sedia.

Hanno cominciato a scrivere sui social e nelle varie chat comuni bocciando la scelta. Incredibile. Ma chi avrebbe dovuto sacrificare l’allenatore dopo il rosso al capitano? In tanti hanno votato per Hojlund, qualche altro per Politano. Se Conte avesse optato per una delle due ultime possibilità avrebbe creato un diseguilibrio non indifferente in mezzo al campo. KDB è uscito perché rispetto agli altri centrocampisti era il più lento.

Poi ho anche una mia idea. Secondo me ha voluto risparmiargli una brutta figura nel suo stadio e davanti alla sua gente. Avrebbe rischiato di essere travolto dal palleggio veloce e perfetto degli inglesi. Meglio così. Comunque, da grande campione ha accettato il cambio e dalla panchina ha sostenuto i suoi compagni che si difendevano con onore. Sognava un ritorno all’Etihad diverso. Magari con una prestazione da protagonista.

Ma conosce così bene il calcio che bisogna accettare gli episodi negativi. Perché a volte ci sono anche quelli a favore. Al termine della partita sono andati tutti ad abbracciarlo. Una standing ovation per un signore del pallone. Il popolo napoletano lo aspetta al Maradona contro il Pisa per osannarlo nel migliore dei modi.

E magari per applaudirlo nuovamente dopo un gol. In Italia fa la differenza. L’avrebbe potuta fare anche in Europa ma non ne ha avuto il tempo materiale e la possibilità. Ma nei prossimi incontri Champions non ci saranno più espulsioni e non ci saranno dall’altra parte dei campioni come quelli del Manchester City.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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