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LA REPLICA
23 Settembre 2025 - 11:10
Per l’opinionista del “Roma” Frédéric Miedzinski, seguendo lo schema dei suoi articoli, i Borbone erano in sostanza "brutti, sporchi e cattivi" e regnavano su un popolo povero e abbrutito. Gli altri governanti europei "giusti ed egualitari", con popoli ricchi e progrediti.
Non sappiamo a quali fonti faccia riferimento l’articolista francese. Nel pezzo di sabato scorso afferma di aver letto le notizie "sul libro di storia che ho a casa", ma crediamo proprio che debba aggiornare o migliorare le sue fonti, magari facendo anche un salto in Archivio. Sono a sua gratuita disposizione per una visita tra fonti oggettive e chiare.
Per Miedzinski Carlo di Borbone realizzava opere solo "per la sua gloria" e non per il popolo. Peccato che, a detta di tutta la storiografia anche ufficiale, si trattò di uno dei migliori re della Storia europea. Anche il famoso Albergo dei Poveri fu creato solo "per nascondere i poveri e non per aiutarli". Ha scritto così, ignorando tutti i documenti che attestano la presenza di oltre tremila persone assistite, formate e avviate al lavoro.
Per l'articolista francese solo Murat fece "concessioni ai poveri" e - passaggio strano e criptico - "i napoletani non rientrano nei francesi dei diritti dell'uomo". Peccato che si tratta dello stesso Murat e degli stessi francesi che (altro che "diritti dell'uomo") massacrarono oltre 60.000 napoletani/meridionali nel 1799 e oltre 50.000 ne massacrarono nel decennio 1806-1815, mentre furono 100 in totale quelli che lui definisce "tutti i rappresentanti della classe dirigente illuminata" giustiziati. Questo, su 9 milioni di abitanti e per reati in base ai quali sarebbero stati condannati in tutti i Paesi del mondo negli stessi anni, Francia in testa.
E a proposito della sua Francia, dei "diritti umani" e dei Governi "giusti ed egualitari" e di "poveri e miserabili", che lui colloca solo a Napoli, dobbiamo ricordargli le condizioni dei francesi: "Non c'era un inferno più terribile che essere poveri a Parigi”.
Mentre nel Regno di Napoli gli abitanti risultarono più che raddoppiati tra il 1750 e il 1850, nella sua Parigi erano certificati circa 18.000 battesimi e 19.000 decessi così come erano diffusissimi "vaiolo, tubercolosi, malaria e tifo, sporcizia, mancanza di acqua corrente, assenza di vaccinazioni".
Dalle nostre parti furono oltre un milione e mezzo i vaccinati sotto re Ferdinando I. Altissimo il numero delle persone arrestate per accattonaggio, oltre 25.000 le prostitute (cfr. su tutti Jeffry Kaplow, 1972). Il popolo napoletano rappresenterebbe, per Miedzinski un "mondo a parte mai modernizzato e legato all'Ancien Régime" con il popolaccio "nei suoi bassi", una classe media "passiva" e "i baroni".
È una visione superficiale e quasi discriminatoria collegabile a tesi superate e di vaga ascendenza marxista, tesi indimostrate e indimostrabili. "Non si doveva accogliere questa Coppa America", per Miedzinski.
Qui ci sentiamo di tranquillizzarlo: premesso il nostro scetticismo per le nostre attuali classi dirigenti, la Coppa America non risolverà tutti i problemi di Napoli , così come altre regate o le Olimpiadi o i mondiali di calcio non hanno risolto i problemi di Parigi o Barcellona, ma mostrerà al mondo la bellezza di questa città da sempre capitale mondiale e tutt'altro che "miserabile".
* presidente Movimento Neoborbonico
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