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CARTE DA VIAGGIO

Addio a Laura Valentini Gaeta, regina del presepe

Una maestra d’arte che ha segnato con  i suoi “modellati“ un percorso assolutamente nuovo nella storia dell’argilla presepiale

Addio a Laura Valentini, regina del presepe

Laura Valentini Gaeta

Pulcinella da oggi è più triste. E con lui le mille immagini del presepe che hanno accompagnato la vita di Laura Valentini Gaeta. Una donna straordinaria, una maestra d’ arte che ha segnato, con  i suoi “modellati“ un percorso assolutamente nuovo nella storia dell’argilla presepiale, evitando di riallinearsi alle figure e alle immagini del passato per esprimere volti  interamente recuperati dalla realtà odierna.

Non amava reclamizzarsi. Apparteneva ad una elite di critici e collezionisti che amavano tenacemente le sue opere, per lo più sconosciute al grande pubblico. E, poi, un impatto scientifico fatto di studi e ricerche eccezionali che, in oltre trent’ anni, le hannoconsentito un approfondimento sulla sterminata e complessa tipologia di questa incantevole forma d’ arte.

Partendo dalle figure, tecnicamente perfette, fino agli strumenti musicali, ai gioielli, ai manufatti, alle armi, aglia animali, agli oggetti della quotidianità. Attraverso una libertà di espressione per molti versi unica, capace di contemplare anche un credo religioso solenne e partecipativo.

Con la scomparsa di Laura Valentini Gaeta, Napoli perde un altro tassello essenziale della sua identità. La sua casa all’Arenella restava un rifugio dell’anima. L’aveva allestita, insieme al marito Giuseppe Gaeta, docente e storico della fotografia, altra figura di straordinario rilievo,attraverso una magica, disordinata scenografia. L

’ingresso era occupato, per tutto l’anno, da una grande presepe, poi quadri, opere del Novecento, piccole, rare collezioni tematiche con una parete interamente dedicata alle antiche macchine fotografiche. Una wunderkammer fatta di più sezioni, un labirinto di sogni fatti di mille risposte.

Sono stato varie volte tra quelle mura, respirando sempre un’aria speciale, segmenti d’ arte che si sovrapponevano, l’uno con l’altro, seguendo le mille idee che animavano quegli ambienti. Giuseppe e Laura Gaeta ci hanno lasciato, entrambi, in meno di sei mesi. Dopo una lunga navigazione che ci ha portato su tante, enigmatiche rotte.

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