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LETTERA AI LETTORI

Propal tra odio e violenza, la pace resta miraggio

La violenza, sia essa fisica o verbale, è odio, cioè male, salvo che si tratti di difesa legittima

Propal tra odio e violenza, la pace resta miraggio

Disordini a Milano

Cari amici lettori, nell’universo creato esistono due componenti metafisiche: il bene e il male. Il bene è l‘amore, il male è l’odio. La violenza, sia essa fisica o verbale, è odio, cioè male, salvo che si tratti di difesa legittima. Non appartiene al male chi si difenda, senza eccedere, da un’aggressione. Questo non vale solo per l’uomo: è male quello del cane che uccide il bambino, non è male quello dell’orsa che uccide per difendere i suoi orsacchiotti.

Lasciamo il mondo dei sacri principi e scendiamo alla vita politica. Il male non caratterizza le azioni di tutti i gruppi umani, ma è proprio della loro maggioranza. Anche all’interno dei gruppi, peraltro, ci sono eccezioni. Persino nei conventi, fondati per esercitare il bene, a volte esplode il male: ce lo dice la letteratura, prima della cronaca. Persino nei gruppi criminali possono esserci persone propense ad aiutare il prossimo.

Al governo dei popoli molto raramente ci sono persone che praticano il bene: uno dei pochissimi Carlo I, ultimo imperatore d’Austria, che fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 2004 per il suo impegno verso la pace e la sua profonda fede cattolica.

Portati all’odio sono di sicuro i governanti di Hamas, ma quelli di Israele certamente non esercitano la difesa senza eccedere; l’odio è evidente anche nei governi di Russia e Ucraina e di tutti quei paesi, trascurati dai media, in cui si svolgono sanguinosissime guerre sia fra vicini (ad esempio nella penisola indocinese) sia civili (quella del Sudan è fra le peggiori).
Scendiamo alle persone.

Charlie Kirk era un uomo buono. In tanti hanno indagato sulla sua vita dopo i giudizi negativi di omuncoli che non sono certo buoni. Tutti hanno scoperto che un uomo buono e faceva del bene, era un conservatore ma proclamava l’uguaglianza delle razze.

Commovente il racconto di un giovanetto negro che egli ha aiutato in tanti modi. Era un uomo pro, non un uomo contro. Anche la moglie è dalla parte dl bene: alla cerimonia di addio, quella cui hanno partecipato duecentomila persone, ella, da buona cattolica, ha rivelato di perdonare l’assassino.

I propal non sono buoni. Fanno continue manifestazioni che in realtà non sono propal ma antisemite. Ci sono fra loro bande di criminali che distruggono automobili e vetrine, bloccano strade, autostrade e strade ferrate con assoluto disprezzo per coloro che debbono necessariamente percorrerle, attaccano stazioni e bloccano porti, sono odiatori di mestiere.

Non possono ignorare, inoltre, che le loro manifestazioni, fatte in odio a Israele, sono in realtà a favore di terroristi della peggiore specie.  Anche a sinistra le persone più sensate hanno condannato le violenze; ma assai più sono quelle che tacciono o addirittura approvano queste espressioni di odio.

Particolare è l’altra espressione di propal, la Flottilla. Già l’idea che vogliano andare a Gaza con i motori delle barche a vela fa ridere, perché sanno benissimo che saranno fermati, meglio di tutti lo sa la “Gretina”, che è recidiva, essendo già stata arrestata e scacciata in occasione di un precedente tentativo.

Ora, poi, ha dovuto cambiare barca perché gli “ammiragli” non gradivano che si mettesse troppo in mostra. Poi anche un islamico, il coordinatore Khaled Boujemâa, ha lasciato la barca ammiraglia perché si è all’improvviso accorto che fra gli imbarcati c’erano gli esponenti della comunità Lgbt, a capo dei quali tale Saif Ayadi, che si presenta come "attivista queer".

A parte i ritardi e le defezioni, ciò che fa ridere è che tutti sono perfettamente coscienti dell’inutilità di questa crociera: gli israeliani, che oltre gli Hamas di Gaza attaccano anche quelli di Doha e gli Hezbollah di Siria e Libano, gli Hutu del Kuwait e gli Ayatollah dell’Iran, non avranno certo alcuna incertezza nel drastico blocco della spedizione.

Anche se è ormai evidente che a capo della spedizione ci sono uomini di Hamas, io, da cattolico, mi auguro che nessun “flottillero” ci rimetta la pelle. Dio misericordioso, abbi pietà di loro. Amen. 

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