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Lo spirito di un gruppo che va oltre gli infortuni e le fatiche Champions

Non era facile sfidare un buon Genoa dopo le fatiche Champions

Lo spirito di un gruppo che va oltre gli infortuni e le fatiche Champions

Non era facile sfidare un buon Genoa dopo le fatiche Champions. Il Napoli del primo tempo ha mostrato tutte le difficoltà di una squadra che con gli sforzi infrasettimanali non ha saputo imporsi al Grifo. Che calciando una sola volta in porta aveva firmato il vantaggio.

Eppure Antonio Conte era passato al tanto atteso 4-3-3 tenendo fuori uno dei “fab four”. A rimanere in panchina è stato De Bruyne. Che non si è per niente scomposto. Purtroppo Olivera e Neres non hanno trovato inizialmente il modo giusto per esprimersi. E proprio da quel lato c’è stato l’errore che ha permesso ad Ekhator di siglare una rete di tacco che difficilmente dimenticherà nella sua vita calcistica.

Mancava un minuto al tempo regolamentare prima di andare al riposo e il tecnico ha visto Lobotka alzare la mano chiedendo la sostituzione. Problemi all’adduttore. Ad inizio ripresa si è arreso pure Politano. A quel punto Tonino da Lecce ha cacciato gli assi dalla manica mettendo sul tavolo verde De Bruyne e Spinazzola.

La partita è cambiata con i rossoblu che non hanno avuto più la forza di attaccare ma si sono solo dovuti difendere dall’assalto dei padroni di casa. Ad agguantare il risultato ci ha pensato il solito Anguissa. Il sorpasso l’ha timbrato Hojlund che ha festeggiato il terzo gol in cinque giorni. In precedenza il danese aveva beffato Leali ma KDB era in fuorigioco. Poco dopo c’era stato il palo colpito da capitan Di Lorenzo.

La rimonta, però, era nell’aria. Ed ecco che dopo la solita giocata di De Bruyne è cominciata un’azione che ha portato Rasmus a raddoppiare. Per la felicità di Conte e dei cinquantacinquemila napoletani presenti sugli spalti. Poi non si è rischiato più nulla. Stavolta il Genoa non ha fatto come nello scorso torneo quando mise a rischio la conquista dello scudetto degli azzurri realizzando il 2-2 con Vasquez di testa.

Ha allontanato i cattivi pensieri il Napoli nascondendo il pallone. E festeggiando una vittoria che ha lasciato invariato la prima posizione in classifica. Si è visto, dunque, lo spirito di un gruppo che è andato oltre ogni intoppo. Purtroppo la Champions toglie energie fisiche e mentali. E per forza di cose quando si torna a giocare in campionato un calo è fisiologico. Era successa la stessa cosa con il Pisa dopo il ko con il Manchester City.

«Abbiamo iniziato un percorso vergine», ha detto Conte al termine dell’incontro. Ha ribadito il tecnico che per i suoi ragazzi è tutto nuovo e che bisogna imparare a gestirsi come fanno le altre big che in Europa c’erano anche nella passata stagione. Dalla partita di ieri sera al Maradona, comunque, è venuto fuori che sarà molto difficile tenere fuori De Bruyne. E in questo momento Spinazzola. Il campione belga ha una qualità eccelsa che mette a tappeto gli avversari.

Il terzigno di Foligno sta vivendo una seconda giovinezza e tutti i palloni che tocca diventano oro. L’importante, comunque, era chiudere il secondo ciclo di partite in testa alla classifica. Alla ripresa ci sarà un altro tour de force. Sperando che rientrino un bel po’ di infortunati.

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