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LA PAGELLA IN... FEDELE

Ripresa giocata con tanto orgoglio, ma gli infortuni?

Il Napoli visto contro il Genoa è stato un enigma a due volti

Ripresa giocata con tanto orgoglio, ma gli infortuni?

Il Napoli visto contro il Genoa è stato un enigma a due volti: una squadra irriconoscibile nel primo tempo, poi trasformata, rabbiosa e travolgente nella ripresa. E qui nasce la domanda inevitabile: com’è possibile che un gruppo spento, senza idee né energie, riesca poi a ribaltare completamente l’inerzia di una gara che sembrava addirittura segnata?

Probabilmente la risposta va cercata negli spogliatoi, dove Conte avrà fatto sentire forte la sua voce, risvegliando l’orgoglio di un gruppo apparso svuotato. Ma non si può negare che anche il Genoa, dopo un primo tempo giocato a ritmi altissimi, sia letteralmente crollato sul piano fisico, lasciando spazi che il Napoli ha saputo sfruttare con cinismo e intelligenza tattica.

La reazione azzurra è stata di quelle che fanno bene non solo alla classifica, ma anche al morale. Il pubblico del Maradona, ancora una volta da tutto esaurito, meritava di vedere una squadra viva, capace di reagire e di dimostrare che il carattere, quando serve, non manca.

Tra i protagonisti della rinascita c’è stato senza dubbio Leonardo Spinazzola: inserito nella ripresa, ha cambiato ritmo e atteggiamento della squadra. Sulla fascia sinistra ha seminato il panico, combinando dribbling, corsa e intelligenza tattica, quasi da vecchio numero dieci prestato alla difesa.

È lui il simbolo di un Napoli che, dopo 45 minuti di smarrimento, ha ritrovato se stesso e la sua identità offensiva. Eppure, dietro la vittoria, resta qualche ombra. Gli infortuni di Lobotka e Politano suonano come un campanello d’allarme serio. Nove stop muscolari in appena due mesi non possono essere solo una coincidenza.

La domanda sorge spontanea: gli allenamenti di Conte, notoriamente intensi e dispendiosi, stanno forse pesando troppo sulla tenuta fisica dei giocatori? L’impressione è che la corda venga tirata un po’ troppo, e il rischio è quello di spezzarla proprio nel momento in cui il Napoli ha bisogno di continuità.

Alla fine resta la soddisfazione per una rimonta meritata e per una vittoria che tiene viva la corsa in testa alla classifica, ma anche la consapevolezza che qualcosa va registrato nella gestione atletica del gruppo.

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