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IL NOSTRO POSTO

La campagna del centrodestra per conquistare la Regione

Voltare finalmente pagina: è questa la scelta che i campani hanno la necessità di compiere dopo i 10 anni amministrativamente più tragici che la nostra regione ricordi

Cirielli si presenta con fair play: in bocca al lupo a Fico

Edmondo Cirielli

Voltare finalmente pagina: è questa la scelta che i campani hanno la necessità di compiere dopo i 10 anni amministrativamente più tragici che la nostra regione ricordi. E non mi riferisco soltanto all’inefficienza e all’incapacità del governo targato Pd e a chi ha loro retto il sacco, quanto all’indifferenza di questi signori verso le esigenze dei territori e dei cittadini, il tutto accompagnato da un cinismo ipocrita e da una sfrontatezza senza precedenti.

Nel mio campo di azione in Consiglio regionale ho sempre denunciato il dramma causato da un sistema di potere che ha badato soltanto ad ingrossarsi e ad essere sempre più capillare, infischiandosene letteralmente del benessere della collettività. Ma la pericolosità del “sistema” che la sinistra sta provando a (ri)proporre impone un ulteriore impegno non solo di denuncia e contrasto.

Cambia il nome dello schieramento e quello di chi lo guida, ma nella sostanza nulla cambia davvero. Il “patto del pappaFico” non è altro che una riedizione di uno “schema” che rischia di far sprofondare definitivamente la nostra terra in una palude dalla quale sarebbe impossibile uscire. È per questo che bisogna intervenire nell’immediato, mettendosi in gioco per la salvezza della Campania, la sua cura, il suo rilancio.

Ed è questo l’impegno che, da cittadini prima ancora che da rappresentanti delle Istituzioni, noi del centrodestra abbiamo preso da tempo con l’intera comunità. Mentre assistiamo alla lotta del “piatto largo” per le poltrone e gli incarichi, lotta che va avanti senza soluzione di continuità e vede contro addirittura i De Luca, padre contro figlio, noi restiamo concentrati sugli obiettivi da centrare per cambiare davvero le cose in meglio.

Non sarà facile, perché riceviamo in eredità una regione allo sfascio, ultima in ogni ambito, ma abbiamo accettato la sfida e la porteremo avanti fino a vincerla perché è nostro dovere farlo, per noi stessi e per i nostri figli. Per sconfiggere il disastro mettiamo in campo competenze, progettualità e visione strategica, strumenti di una politica sana e concreta, uniti alla determinazione di ricostruire la Campania dalle fondamenta intervenendo nei settori che determinano la qualità della vita di un territorio: sanità, lavoro, trasporti, welfare, tutela dell’ambiente.

Tutti settori che, purtroppo, ci vedono sul fondo delle classifiche nazionali ed europee dopo 10 lunghi e difficili anni di malgoverno! La Lega ha già messo a punto 5 grandi piani regionali da attuare quando, tra poco più di un mese, guideremo la Regione. Il primo impegno è garantire il diritto alla salute, che il deluchismo, nonostante la disponibilità di 15 miliardi di euro trasferiti in media ogni anno dal Governo nazionale, ha trasformato in elemosina…

Il frutto malato di questa incapacità è la statistica che oramai vede i campani vivere in media 2 anni in meno rispetto al resto degli italiani. La strada del cambiamento passa per la costruzione di una sanità di prossimità, in grado di fornire un’assistenza territoriale reale ed efficiente, gestita con un meccanismo che affida gli interventi di base - dall’elettrocardiogramma alle visite generiche - a strutture pubblico-private, rivoluzionando la funzione dei “medici di famiglia”: non più ricette via telefono e corse al pronto soccorso per un banale malessere, ma una rete territoriale che garantisca quotidiana assistenza.

L’emergenza sanitaria va poi risolta riaprendo gli oltre 20 pronto soccorso che scelte scellerate della sinistra hanno negato per anni a centinaia di migliaia di campani, valorizzando e tutelando il lavoro straordinario di medici, infermieri e operatori sanitari, le autentiche e sole eccellenze della nostra sanità.

Questi due assi di intervento, uniti alla lotta allo spreco da parte dei “signori delle Asl”, sono da soli sufficienti a garantire la progressiva normalizzazione del sistema sanitario, eliminando liste d’attesa, viaggi della speranza e morti sospette. Quanto alle politiche del lavoro e della formazione, letteralmente scomparse dai programmi regionali, stiamo già costruendo un insieme di misure e interventi che mettano a frutto i suggerimenti, le proposte e le richieste provenienti da tutti gli attori del sistema produttivo - compresi rappresentanti del terzo settore, scuole e università - facendole confluire in un grande “Piano per il lavoro” da sostenere con le ingenti risorse europee e del Governo nazionale già disponibili con l’obiettivo di un’occupazione di qualità, duratura e in sicurezza.

Invece, per risollevare le sorti del trasporto pubblico locale, altro dramma campano, la cui rappresentazione plastica è resa dalle indegne performance del management di Eav (l’azienda regionale del tpl), oltre ad una partnership con Rfi che renda più efficienti le nostre linee su ferro, vogliamo sostituire il “carrozzone” Eav e i suoi satelliti con un’azienda unica regionale efficiente, moderna, veloce. L’obiettivo è una gestione del trasporto pubblico locale che garantisca, in maniera seria ed efficace, il diritto alla mobilità dei campani attraverso la manutenzione dei mezzi e della rete e offra sicurezza ai passeggeri e al personale.

L’urgenza di un intervento radicale in materia di welfare è drammaticamente testimoniata da un solo dato: oggi in Campania il 43,5% della popolazione è a rischio povertà o emarginazione sociale. Davanti a questo numero abbiamo il dovere prima di tutto di fermare la speculazione e la propaganda.

La ricetta proposta da Fico e compagni è invece un maquillage del reddito di cittadinanza, chiamato “reddito di dignità”, che è solo una indegna promessa di prebende nei fatti irrealizzabile. Innanzitutto perché una misura per il sostegno e l’inclusione delle fasce più deboli e svantaggiate della popolazione esiste già: è l’Assegno di inclusione entrato in vigore in tutt’Italia, e quindi anche in Campania, dal primo gennaio 2024.

La verità è che il percorso di contrasto alla povertà passa per un’azione di radicale rinnovamento degli strumenti: noi pensiamo di sostituire la farraginosa e inefficiente gestione degli interventi affidati in materia di welfare agli Ambiti territoriali con un meccanismo che renda il cittadino libero, introducendo lo strumento della “social card”.

Una carta che permetta a ciascuno di scegliere liberamente non solo il servizio di cui usufruire, ma anche il soggetto che eroga la prestazione. Infine, ma non per importanza, l’agenda del nostro governo regionale prevede un radicale intervento anche per la tutela dell’ambiente e la lotta all’inquinamento. Nel nostro piano abbiamo inserito misure efficaci per affrontare e risolvere in maniera definitiva un’emergenza che tocca un territorio vastissimo.

Per farlo vogliamo procedere sulla stessa linea del Governo nazionale e dei risultati che sta già garantendo la legge “Terra dei Fuochi”. Ai necessari interventi di bonifica dei suoli e del sottosuolo vogliamo però affiancare la realizzazione di impianti di ultima generazione per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, che non vadano ad impattare sull’ambiente e sulla salute degli abitanti ma mettano fine allo spreco di fiumi di denaro per smaltire altrove i rifiuti campani.

Esiste poi un altro diritto calpestato dalla politica ipocrita delle sinistre: il diritto alla casa, che comprende anche lo stop alla tragedia degli abbattimenti. Una battaglia che vede in prima linea noi della Lega, e della quale noi siamo orgogliosi. Insomma, abbiamo le idee chiare e sappiamo come raggiungere il nostro obiettivo, consapevoli che il governo di una comunità deve garantire città più vivibili e sicure e offrire speranza, prospettive e futuro innanzitutto ai nostri giovani, togliendo loro le ragioni per lasciare il Nostro Posto.

Il senso della nostra azione si traduce in una sola parola: servizi. Sono questi i grandi assenti nella vita dei cittadini campani e sono questi che vogliamo ripristinare. Il centrodestra, unito e compatto sotto la guida del nostro candidato presidente Edmondo Cirielli, è pronto realizzare la nuova Campania. Manca davvero poco per voltare pagina.

*Capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania

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