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l'analisi
23 Ottobre 2025 - 09:04
Elly Schlein
Siamo alle solite. Ma questa volta le farneticazioni della segretaria del Pd sono non soltanto ridicole e fastidiose, ma assumono contorni oltremodo pericolosi e rischiano di produrre, clamorosamente, danni incalcolabili per il nostro Paese, la sua credibilità internazionale e i ragguardevoli risultati ottenuti in campo economico e finanziario. Un attacco pretestuoso, virulento finalizzato a screditare il nostro Paese oltre ogni ragionevole intendimento di propaganda politica strumentale e diffamatoria. È qualcosa di mai visto ne ascoltato in tanti anni di “scontri politici”particolarmente duri tra avversi schieramenti politici. È infatti la prima volta che gli attacchi vengono portati scientemente e deliberatamente non nelle assemblee istituzionali del nostro Paese. Non all’interno del Parlamento italiano con la possibilità di controbattere e respingere ogni accusa e ogni attacco velenoso e, soprattutto, pretestuoso.
Ma si cerca, con malcelata vigliaccheria, un palcoscenico politico internazionale in un Paese straniero. E l’occasione è data da quel congresso del Partito Socialista Europeo che si è tenuto la scorsa settimana ad Amsterdam, ove la segretaria del Pd, irresponsabilmente, ha dichiarato che il Governo italiano è il mandante delle bombe indirizzate ai giornalisti, in un Paese a rischio di dittatura, ove la libertà di informazione e la democrazia sono compresse e compromesse. Dichiarazioni irresponsabili seguite da altre amenità e falsità diffuse sul presunto taglio deliberato di fondi governativi alla sanità pubblica, alla scuola, alle famiglie degli italiani.
Un pietoso e interessato “show” recitato di fronte ad una platea di parte e senza possibilità di replica che offre dell’Italia una immagine falsa e raccapricciante, pur consapevole, la segretaria del Pd, che con le sue dichiarazioni scellerate avrebbe potuto danneggiare il Paese, con danni incalcolabili sotto ogni profilo.
Ma questi personaggi sono ben noti agli italiani. Come conosciuti risultano essere i metodi di lotta politica di questi presunti progressisti che inventerebbero qualunque cosa pur di danneggiare gli avversari. Anche denigrare il proprio Paese o lavorare per distruggere l’immagine dell’Italia. Cosa che si è puntualmente e vergognosamente verificata, in pubblico, ad Amsterdam. E senza contraddittorio. Ma per nostra fortuna, l’immagine e la considerazione internazionale del nostro Paese non è e non potrebbe mai esserequella rappresentata nelle farneticazioni della Schlein.
L’Italia è piuttosto la Nazione europea che ha i suoi conti pubblici perfettamente in regola e che migliora di semestre in semestre le sue performance, come dimostrato anche dal cosiddetto “Track Record”, cioè a dire la capacità di migliorare progressivamente e significativamente le proprie prestazioni economico-finanziarie in un quadro di stabilità politica, finanziaria e fiscale. Uno scenariomolto soddisfacente per l’Italia, in una materia complessa che viene costantemente monitorata da Istituti internazionali indipendenti di Rating che osservano la solvibilità finanziaria degli Stati e delle grandi aziende, fornendo utili indicazioni sullo stato di salute e sulle capacità di gestione dei governi in materia economico-finanziaria. E sono proprio questi istituti indipendenti che negli ultimi tre anni hanno registrato i passi da gigante compiuti dall’economia del nostro Paese. Con particolare riferimento agli ultimi 6 mesi nel corso dei quali tre Istituti internazionali di Rating (S&P, FITCH e DBRS Morningstar) hanno promosso il nostro Paese al gradino superiore di affidabilità, riportando l’Italia al gradino A dopo 8 anni di declassamenti consecutivi.
Un risultato davvero confortante che premia il Governo di Centro Destra per gli ottimi risultati conseguiti in termini di lotta alla disoccupazione; incremento dell’occupazione giovanile e femminile a livelli record; stabilità dell’Esecutivo che ha raggiunto in questi giorni la ragguardevole posizione di terzo governo più longevo nella storia repubblicana; il dimezzamento dello spread (differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani) che naviga attualmente intorno agli 80 punti. Ricordiamo, per dovere di cronaca, che prima dell’insediamento del Governo Meloni l’indice dello spread era fissato a 236 punti base. Ma continuiamo con le ottime performance della Borsa italiana che in tre anni di Governo Meloni ha visto crescere l’indice Mib di quasi l’80% a testimonianza che i mercati non scommettono mai sul caos ma piuttosto sugli indicatori di stabilità degli Esecutivi. E poi ancora l’inflazione efficacemente sotto controllo e, soprattutto, la nuova tendenza alla crescita del Pil che, seppur modesta, ha invertito la tendenza verso l’alto.
Potremmo terminare qui la nostra analisi in risposta alle follie della Schlein e della sinistra nostrana. Ma faremmo un torto ai nostri lettori, soprattutto campani e meridionali, perché è nostra intenzione poter anche illustrare, per sommi capi, il contenuto della nuova Manovra di Bilancio per il 2026 che proprio venerdiscorso è stata approvata dal Governo. Una manovra, come vedremo nel dettaglio più avanti, molto vicina alle esigenze di sviluppo del Mezzogiorno. Una Legge di bilancio che vale complessivamente oltre 18 miliardi di euro, dedicata in primis alle famiglie e alla natalità (1,6 miliardi in più); ai lavoratori con il taglio dell’aliquota irpef a vantaggio del ceto medio (con 2,8 miliardi di euro, più altri 1,9 miliardi per detassare straordinari, turni festivi e notturni e premi di produttività per il mondo del lavoro); alle imprese con oltre 8 miliardi di nuovi investimenti epoi risorse per il rilancio dei consumi e dell’equità fiscale. Senza dimenticare il comparto della Sanità ove sono previste coperture finanziarie per l’assunzione di oltre mille medici ospedalieri e 6300 infermieri professionali. Nella manovra è anche contemplato un appostamento di risorse per il rinnovo dei contratti di lavoro scaduti o in scadenza nel pubblico impiego. Queste le misure della Legge di Bilancio più note o delle quali si conoscono maggiori dettagli. Ma noi avevamo parlato di questioni legate al Mezzogiorno.
E dunque passiamo ad analizzarle velocemente: partiamo dal turismo e dalle aziende turistiche. Nel triennio 2026/2028 sono previsti finanziamenti a fondo perduto per investimenti privati nel settore pari a 50 milioni all’anno per ciascuna azienda richiedente della filiera del turismo che dimostri l’investimento in attrezzature, ammodernamento aziendale, o espansione delle attività. Questo al netto delle altre misure come l’estensione del credito di imposta sino al 2028. Misura che è liberamente cumulabile con il fondo perduto per le aziende turistiche e che già da solo (il credito di imposta) ha prodotto centinaia di nuove aziende piccole e medie con assunzione di un gran numero di lavoratori a tempo indeterminato nella cosiddetta area Zes (Zona Economica Speciale) allargata a tutto il territorio del nostro Mezzogiorno. Ma anche per l’Area Zes è previsto dalla Manovra economica un prolungamento dell’efficacia degli incentivi fiscali sino a tutto l’anno 2028, con concreta possibilità di rendere strutturale e definitiva questa efficacissima misura di sostegno alle imprese e all’occupazione nel sud del Paese.
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