Speciale elezioni
Il corsivo
03 Novembre 2025 - 11:14
Mamma quanti elogi a Cesc Fabregas. Si sono sprecati i complimenti per il tecnico che con il suo Como ha disputato una buona partita al Maradona contro il Napoli campione d’Italia.
Hanno sofferto gli azzurri la pressione degli avversari. Che hanno tenuto tanto la palla senza, però, mai calciare in porta. L’hanno fatto una sola volta e anche male con Morata dagli undici metri ma Milinkovic Savic ha parato. Per il resto tanto fumo e niente arrosto.
Sì perché se giochi bene devi anche segnare. Altrimenti ti specchi in te stesso e non risolvi niente. Sta di fatto che Fabregas è stato paragonato a Sarri del triennio partenopeo. Massimo rispetto per questo allenatore ma mischiare la lana con la seta ce ne vuole.
Forse è passato un po’ di tempo e qualcuno ha dimenticato cos’era quella squadra guidata dal sor Maurizio. Infatti, non solo esprimeva un pallone di alta scuola estetica ma stravinceva le partite senza dare scampo agli avversari. E per vincerle voleva dire che si calciava almeno nello specchio della porta.
Sabato sera il Como non ha mai impegnato Vanja. Anzi, con un po’ di precisione in più il Napoli addirittura avrebbe potuto sbloccarla nella seconda parte della ripresa. Poi con tutto il rispetto, gli uomini di Sarri non si buttavano mai a terra per perdere tempo.
Era un continuo mostrare le proprie qualità a prescindere dall’avversaria. C’era un movimento perfetto come la migliore macchina delle casse degli orologi Rolex. Non a caso nacque il “Sarri-ball”. Difficilmente si vedrà il Fabregas-ball. Poi magari Cesc mi smentirà ma per poter essere esaltato non bisogna solo tenere palla e mettere in difficoltà un Napoli stanco e falcidiato dagli infortuni. Così è troppo facile.
Personalmente ritengo che quel calcio che abbiamo vissuto con Maurizio di Figline Valdarno non si è visto più neanche dal diretto interessato con altre squadre. Aveva creato un gruppo perfetto che lo seguiva a memoria e che faceva impazzire tutti a livello estetico e anche realizzativo. Scusate se è poco.
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