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LETTERA DAL PALAZZO

Caccia alla successione di Salvini: Giorgetti o Zaia

Il leader della Lega è in difficoltà. Ora cominciano a prendere corpo i nomi di coloro che potrebbero prendere il suo posto

Caccia alla successione di Salvini: Giorgetti o Zaia

Matteo Salvini

Abbiamo già parlato su queste stesse colonne delle difficoltà nelle quali si trova il leader della Lega Matteo Salvini.
Ora cominciano a prendere corpo i nomi di coloro che potrebbero prendere il suo posto. Sono soprattutto due: Giancarlo Giorgetti e Luca Zaia.

Il nome di Giorgetti, attuale ministro dell’Economia, è riemerso dopo essere stato per un certo periodo nell’ombra. Di lui come numero uno della Lega si era parlato in passato. A rilanciare la sua candidatura è adesso soprattutto la prova positiva che sta fornendo nel varo della manovra economica.

Inoltre, proprio la messa a punto dei provvedimenti connessi alla manovra ha rivelato una sintonia con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che con Salvini è invece al limite della rottura. Se Giorgetti dovesse assumere la guida della Lega questo partito – e la cosa non è di poco conto – potrebbe ristabilire con Palazzo Chigi quei buoni rapporti che sembrano perduti.

Analoga è la situazione del presidente della Regione Veneta Luca Zaia. Avendo già svolto due mandati come presidente della regione, Zaia non può ricandidarsi per un terzo mandato a causa di una legge che lo vieta.

Si tratta, però, di un personaggio che si è dimostrato nell’assolvere il proprio mandato con grande efficacia meritevole di unanime apprezzamento. La Lega non vuole quindi lasciare inutilizzato un uomo del suo valore, tanto più che nella politica italiana gli uomini di valore scarseggiano.

Matteo Salvini ne è pienamente consapevole e per il timore che Zaia possa sostituirlo sta affannosamente cercando per lui una collocazione diversa che possa indurlo a non prendere in considerazione le proposte di coloro che all’interno della Lega pensano a lui come possibile successore di Salvini.

Per quel che concerne la coalizione di centrodestra la leadership eventuale di Giorgetti o di Zaia costituirebbe comunque un fatto positivo essendo entrambi più allineati al governo di quanto non sia l’attuale leader della Lega.

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