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L’ANALISI

Zes e sviluppo negati, la svolta ora è possibile

La Campania deve diventare finalmente attrattiva per gli imprenditori locali ed internazionali

Zes e sviluppo negati, la svolta ora è possibile

La Campania merita di più. Merita di liberarsi dalla cappa pesante del sistema De Luca, da una gestione che per anni ha occupato ogni ganglio della Regione e della Sanità, bloccando sul nascere energie, investimenti e opportunità. Un sistema chiuso, autoreferenziale, che premia amici e amici degli amici, usando la cosa pubblica e il denaro dei cittadini non per creare sviluppo, ma per alimentare consenso. L’esatto contrario di ciò di cui questa terra ha bisogno.

È tempo di cambiare rotta. La Campania deve diventare finalmente attrattiva per gli imprenditori locali ed internazionali, un luogo dove chi vuole investire, costruire impresa e creare lavoro trovi una porta aperta, regole chiare, percorsi semplici. Non assistenzialismo, ma crescita vera.

Il Governo ha iniziato a muoversi nella direzione giusta con la Zes Unica del Sud: uno strumento potente che offre condizioni più favorevoli per investire e assumere. Eppure, la Regione Campania è l’unica del Mezzogiorno a non aver cofinanziato questa opportunità, lasciando cadere un’occasione concreta di sviluppo. Non sorprende, dunque, che l’Europa ci collochi al penultimo posto tra tutte le regioni dell’Unione, dopo la Guyana Francese che sta dall’altra parte dell’Atlantico!

Senza investimenti, non nasceranno né economia reale né lavoro stabile. E i numeri parlano chiaro: oltre 30.000 giovani campani se ne sono andati negli ultimi anni. I migliori, spesso: talentuosi, preparati, formati proprio qui, con sacrifici delle famiglie e risorse pubbliche per scuole ed università che questi giovani hanno faticosamente frequentato. Una Regione che perde i suoi giovani perde anche il suo domani.

Non possiamo né dobbiamo obbligare nessuno a restare (ci mancherebbe altro), ma possiamo creare le condizioni perché vogliano farlo: opportunità vere, meritocrazia, un ambiente che premia il talento e non la fedeltà a un sistema di potere.
Per questo servono due scelte chiare. La prima è politica: liberare la Campania e farla ripartire davvero. Con Edmondo Cirielli questo è possibile. La seconda è pratica: andare a votare. Chi pensa di punire la politica restando a casa, finisce per punire solo sé stesso, consegnando il futuro della Regione a chi mobilita pacchetti di voti organizzati.

È vero: oggi votare è diventato un labirinto di regole diverse. Ma il 23 e 24 novembre la scelta è più semplice di quanto vogliano far credere. Bastano due croci: una su Edmondo Cirielli presidente, una sul candidato al Consiglio regionale che vuoi sostenere. E se il tuo amico è candidato in una lista non collegata? Puoi votare Cirielli e dare la preferenza a lui: la legge consente il cosiddetto “votodisgiunto”

La tua voce conta. Vai a votare e scegli il cambiamento.  Mai come questa volta, il futuro della Campania è nelle tue mani.

*Portavoce politico di Edmondo Cirielli, candidato Presidente della Regione Campania

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