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Un confronto 0 a 0 da supplementari: sorprende il duplice silenzio su De Luca

Per dare un giudizio sul confronto televisivo tra gli aspiranti governatori non c’è lessico migliore di quello sportivo

Un confronto 0 a 0 da supplementari: sorprende il duplice silenzio su De Luca

Mai come in questa circostanza, per dare un giudizio sul confronto televisivo tra gli aspiranti governatori Roberto Fico della coalizione progressista e Edmondo Cirielli di centrodestra non c’è, a mio avviso, lessico migliore di quello sportivo per dire che è finito zero a zero. Un salomonico pareggio.

Fico ha fatto il catenaccio, è stato sempre in difesa, temendo di poter fare un autogol solo a evocare il passato. Ha elencato tante problematiche senza però dire come affrontarle. Anche quando è andato all’attacco è riuscito a conservare un certo equilibrio.

Ha detto che lui è il nuovo ma lo ha detto timidamente che nemmeno alla lontana potesse apparire un segnale di discontinuità rispetto al decennio di De Luca. E rischiare di farlo imbufalire.

Il governatore uscente soprattutto dopo il voto si farà sentire. Quanto a Cirielli da sempre anche nel confronto si è mostrato in modo netto, rassicurante, fin troppo anche nell’abbigliamento di prevalente grigio da classico stampo istituzionale.

Rispettato in tutto, nel suo modo pacato di argomentare, nel dare risposte a tutto ciò che gli è stato chiesto senza incertezze e di avere molto rispetto delle gerarchie per i suoi continui riferimenti alla Meloni, al Governo.

Fa però riflettere il silenzio di tutti e due i candidati sul decennio deluchiano, ancora di più considerando la specificità della consultazione elettorale, preceduta da polemiche roventi sulla necessità della sua uscita di scena, per come poi avvenuta da far prevedere, in questa partita subito dopo il voto, tempi supplementari.

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