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lettera al direttore

Campagna elettorale al vetriolo con il nodo del voto disgiunto

Interessante sarà l’analisi dei voti attribuiti al candidato Presidente e la somma dei voti attribuiti alle liste che lo appoggiano

Campagna elettorale al vetriolo  con il nodo del voto disgiunto

Gentile Direttore, ad appena tre giorni dal voto è d’obbligo discutere su questa strana e insolita campagna elettorale che ha visto impegnate tre grosse Regioni: la Campania, il Veneto e la Puglia. I sondaggi danno acquisite ai due schieramenti la Puglia per la Sinistra, il Veneto per il Centrodestra. La nostra Regione, invece, pare ancora in bilico, con un margine ancora a favore della Sinistra. Giova, a questo punto, ricordare che nelle precedenti elezioni il Presidente uscente, Vincenzo De Luca, trascinò la Sinistra con un robusto 70% dei voti, mentre il Centrodestra ebbe un risicato 18%. I 5 Stelle, che presentarono una propria candidata e lista autonoma, sfiorarono il 10%.

Se la matematica non è un’opinione, anche se in politica non si possono sommare sic et simpliciter i voti con semplici calcoli matematici, ora che in queste elezioni regionali la Sinistra si presenta con il nuovo appellativo “Campo Largo”, cioè con l’inclusione anche dei 5 Stelle, “copiando” il sistema adottato con le elezioni comunali di Napoli, bisognerebbe concludere che per il candidato della Sinistra, l’ex Presidente della Camera Roberto Fico, non v’è alcun problema: il 70% della Sinistra più il 10% dei 5 Stelle delle trascorse elezioni dovrebbero portare in “dote” al candidato Fico un buon 80%.

Al Centrodestra, che parte dal 18% di cinque anni fa, volendo considerare anche il forte recupero di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, con la Lega attestata sulla stessa percentuale della volta scorsa (poco più del 5%), si potrebbe ipotizzare un risultato che va ben oltre il 18% del 2020, ma mai recuperabile sino al 50,1% dei voti. Invece, sempre stando ai sondaggi, la sola ipotesi della “contendibilità” dei due schieramenti suona già come “sconfitta” del Campo Largo. Clamoroso, poi, sarebbe se addirittura si avverasse il “sorpasso”.

Così come interessante sarà l’analisi dei voti attribuiti al candidato Presidente e la somma dei voti attribuiti alle liste che lo appoggiano. Il cosiddetto “voto disgiunto” esistente nella nostra Regione, ossia la possibilità di votare per un candidato di una lista e apporre la croce sul candidato Presidente che fa riferimento a un’altra lista concorrente. Se si vota, invece, solo il candidato di una lista e non si vota anche per il Presidente, questi è come se fosse stato votato, perché riferimento di quella lista. Insomma, per esprimere il “voto disgiunto” di cui tanto si parla in questi ultimi giorni, è importante apporre la croce sul candidato Presidente, oltre alla preferenza espressa per una lista che non sia a lui collegata.

Osservavo, all’inizio, la “strana e insolita” campagna elettorale: mai, infatti, pur nella mia lunga esperienza di ben sette campagne elettorali personali, avevo assistito a una lotta politica scesa a livelli di offese personali, poco evidenziando il programma che pure deve essere sviluppato in cinque anni di mandato. Vedere De Luca, che ne ha dette di cotte e di crude sul candidato Presidente della coalizione di cui fa parte, tanto da essere uno dei “cavalli di battaglia” del comico Crozza, andare ora “sotto braccio” al suo bersaglio preferito, che ha sostituito la Schlein nello scherno, è certamente “strano e insolito”, secondo il mio parametro di una politica d’un tempo in cui ci si scontrava essenzialmente sui programmi.

Assistere, addirittura, alla “proscrizione”, sempre da parte del Presidente uscente, di una lista, quella del sindaco Mastella, che fa parte della coalizione che appoggia lo stesso candidato Presidente (Fico), non l’avevo mai registrato nella mia memoria, perché assente dal lessico politico d’un tempo. Il sindaco Mastella, da politico “navigato”, ha risposto in modo misurato ma anche incisivo.

La migliore risposta, comunque, è quella dei dati Istat pubblicati dal “Sole 24 ore”: Benevento è al 27esimo posto per qualità della vita; Salerno al 92esimo! Azzardo, infine, un’ipotesi; Fico potrà vincere con uno scarto di 5,6 punti sull’avversario Cirielli. Dalla Schlein al “Difensore del Popolo” Conte si parlerà di “clamorosa vittoria”, a nulla valendo il raffronto del precedente divario dell’80%, rispetto al 18%. Sarà opportuno anche fare l’analisi dei voti per ogni lista: vedrete che anche lì la segretaria del Pd parlerà di grande vittoria del suo partito, dimenticando che questa volta non era candidato l’uscente De Luca, che con la sua personale lista ebbe il consenso del 14% dei campani con 314.000 voti! E se poi vincesse Cirielli? Beh, allora una medaglia d’oro sulla divisa di un valido Generale dei  carabinieri, prima ancora di valido politico non gliela può contestare nessuno!

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