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L'ignoranza sui Neoborbonici

Lettera aperta alla Littizzetto: "Impari la storia"

Lettera aperta alla Littizzetto: "Impari la storia"

Luciana Littizzetto

Cara Littizzetto,
durante la trasmissione di ieri, rivolgendosi al ministro Valditara a proposito di educazione sessuale e affettiva, ha detto che per lei non serve il consenso delle famiglie ma va affidato tutto ai prof.
Non si capisce perché, però, ha citato i neoborbonici. "E se la prof di storia ha dei genitori in classe neoborbonici? Il risorgimento lo elimina perché a loro stanno ancora sul c*lo i Savoia?". Premesso che, da Napoletano amante di ironia e comicità da circa tremila anni, non so quanto possa essere ironico e comico chiamare il ministro "Valdemort o Valditarzan", premesso che ricordo di lei ancora quella infelice battuta anti-napoletana di qualche anno fa nello stile di un padano qualunque ("mica erano napoletani quelli che hanno devastato Roma"), premesso che da prof e da genitore non so in base a quale criterio lei possa affermare che le famiglie in sostanza fanno schifo e che i prof in sostanza sono infallibili (e a loro toccherebbe "anche" la gestione di sesso&affetto come se non bastasse tutto il resto), concordo solo sulla sua ultima tesi: "l'ignoranza è pericolosa".
L'ignoranza, cara Littizzetto, è pericolosa anche quando una comica non sa chi sono i neoborbonici e cosa fu il "risorgimento". Se lo avesse saputo non avrebbe detto questa c***ta.
I prof sono anche quelli (per fortuna sempre meno) che continuano a raccontare le favolette risorgimentali alle quali evidentemente anche lei crede ancora. Quelle con i mille eroi invincibili e i meridionali e i Borbone brutti sporchi e cattivi, favolette superate da studi neoborbonici e anche accademici sempre più documentati e aggiornati.
Ecco: l'ignoranza è veramente pericolosa se continua a diffondere complessi di inferiorità al Sud e di superiorità al Nord per non risolvere le questioni meridionali nate proprio dopo il "risorgimento".
Alle famiglie neoborboniche non stanno "sul c*lo" i Savoia ma chi racconta bugie da troppi anni. Le famiglie "neoborboniche" non chiedono di "cancellare il risorgimento" ma di raccontarlo bene e con fonti soprattutto archivistiche diverse da quelle usate 150 anni fa da una retorica che andrebbe (quella sì) cancellata e che lei evidentemente ancora ama e non si sa in base a quale studi personali.
Fortunati, allora, quei ragazzi ad avere "famiglie neoborboniche" (e magari anche prof neoborbonici)...
*Prof. Gennaro De Crescenzo, Presidente Movimento Neoborbonico
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