Dai Gattuso, ci è andata bene ma è il caso di cambiare il calendario

Eravamo tutti in trepidante attesa. Non vedevamo l’ora di sapere chi fosse l’avversaria dell’Italia nelle semifinali play off delle qualificazioni Mondiali. Gattuso aveva incrociato le dita perché temeva di ritrovarsi di fronte un’avversaria dura. Magari un vecchio fantasma come la Macedonia del Nord.

Qualcosa del Nord dall’urna è uscito ma si tratta dell’Irlanda. Una squadra alla portata degli azzurri. C’è andata molto bene. Certo, le partite si devono sempre giocare. Ma a Bergamo, questa la sede scelta per la sfida, ci sarà una netta differenza di organico. Massimo rispetto per chi sarà di fronte il 26 marzo ma il successo è alla portata. Si dovesse vincere, poi, ci sarà la traserta in Galles o in Bosnia.

Ma è inutile pensare a queste ultime due se non ci si aggiudica il primo round. Gattuso, quindi, ha una ghiotta opportunità di riportare la Nazionale al Mondiale dopo che per due volte consecutive si è rimasti a casa. Il ct ha detto che l’Irlanda del Nord è alla portata ma anche fatto sapere che sarebbe il caso di cambiare il calendario della Serie A per avere tempo di preparare la partita. In Turchia forse fermeranno tutto. In Italia è tutto più complicato.

La Federcalcio ha fatto una precisa richiesta alla Lega. Che adesso valuterà come fare. Ma a prescindere dai tempi, bisogna inventarsi qualcosa perché è troppo importante che l’Italia stacchi il pass per gli Usa. Il movimento calcistico del Belpaese ha bisogno di vivere di nuovo la massima competizione della Fifa. E quindi tutti devono collaborare. Simonelli ha detto che farà di tutto per accontentare il presidente Gravina e il commissario tecnico calabrese.

«Spostare la giornata che anticipa lo spareggio è più difficile - ha spiegato il numero uno della Lega - abbiamo anche contratti con i broadcaster... Noi possiamo cercare con orari e giorni delle partite di mettere i giocatori a disposizione di Gattuso il prima possibile, c’è disponibilità al 100%». Un buon proposito. Tocca a Ringhio scegliere poi i calciatori che dovranno giocare in modo tale da organizzare il calendario delle rispettive squadre.

©RIPRODUZIONE RISERVATA