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LETTERA AI LETTORI
03 Dicembre 2025 - 10:16
Francesca Albanese
Cari amici lettori, sono seriamente allarmato per la degenerazione del mondo contemporaneo e, in particolare, della società italiana. Nelle cronache dell’ultimo mese molte notizie di cronaca mi hanno addirittura sconvolto.
La prima notizia, preoccupante per la possibile distruzione del mondo in una guerra globale, è, in realtà, italiana. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, attualmente Capo del Comando Militare Nato, ha pubblicato, il 1° dicembre 2025 sul Financial Times, una dichiarazione sulla possibilità di un "attacco preventivo" della Nato alla Russia nell'ambito della guerra ibrida. Un attacco che ci porterebbe un passo avanti verso la guerra globale (e, probabilmente, finale per il mondo) che proviene da un cittadino della nazione il cui governo, pure fin troppo vicino agli estremismi europei, ha sempre drasticamente escluso ogni intervento militare nella guerra ucraina.
Sta, forse, diventando una regola che i nostri esponenti professionali nelle comunità internazionali escano dalla riga. Il caso sicuramente più grave è quello di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Molte le sue dichiarazioni prive di buon senso, per lo più in favore del terrorismo di Hamas: tutto sommato, è molto meno peggio di lei l’ex ministro degli esteri Di Maio che, pur rappresentando l’Unione Europea in quella parte del mondo, non ha fatto sentire una sola parola né risulta aver compiuto alcuna azione relativa alle guerre che sconvolgono la Palestina e gli altri paesi del Medio Oriente.
L’ultima uscita dell’Albanese (cittadina onoraria di quasi tutte le città amministrate dalla sinistra, che oggi ci sta ripensando, tranne che a Bologna) giustifica l’attacco, grave anche se non sanguinoso, di Askatasuna al quotidiano “La Stampa”. Un’aggressione inconsueta, perché in danno del quotidiano più vicino alla sinistra italiana. Che aveva fatto quel giornale per inimicarsi i “bravi ragazzi” di quella struttura non certo amante della legalità? Aveva approvato l’espulsione (in corso) dell’imam torinese che esaltava la strage del sette ottobre. Askatasuna, come l’Albanese, appare gravemente ammalata di antisemitismo, un’epidemia cresciuta talmente negli ultimi anni da riportarci alle stragi di Stalin e di Hitler (nell’ordine numerico dei milioni di morti).
Il punto è che il razzismo antisemita cresce velocemente anche in Italia. Questa settimana non ho sentito di ebrei uccisi, ma c’è stato lo sfregio operato dai propal a Roma, dove hanno imbrattato la sinagoga di Monteverde. Oltre le scritte (come “Monteverde anti sionista anti fascista), particolarmente ripugnante è la copertura con vernice della targa dedicata a Michael Stefano Gaj Taché, un bambino di due anni ucciso nel 1982, cui il luogo di culto è intitolato. Quando i nostri filoislamici raggiungeranno in malvagità i loro amici nigeriani che attaccano i luoghi cristiani e uccidono o rapiscono gli occupanti? O Maometto che distrusse le tre tribù ebree di Medina, uccidendo gli uomini e schiavizzando donne e bambini, sol perché qualche hanno prima gli avevano negato il titolo di profeta?
Altri fatti, però, sembrano voler distruggere la storia e la migliore cultura del genere umano.
Dopo la brutta storia dei bambini di Bibbiano, che sembra dimenticata, gli organi pubblici continuano a togliere i figli ai genitori.
La vita nel bosco, cioè nella natura dell’Eden, non contaminata dalla cosiddetta civiltà (sempre più vicina alla Torre di Babele), è stata colpita ancora una volta. La prima è stata in Abruzzo, la seconda in Toscana. I tribunali dei minori non s’interessano delle migliaia di bambini abbandonati nelle periferie urbane e nei campi di nomadi, non danno importanza ai bambini uccise dalle mamme o dalle famiglie sterminate da un figlio minore, ma si accaniscono contro le famiglie che preferiscono la vita dei boschi a quella nei quartieri urbani. Preferiscono, cioè, evitare l’inquinamento, la criminalità, la decadenza causata dal consumismo.
Era successo a Palmoli e sembra che, se tutto va bene, il caso si potrebbe risolvere domani, dopol’accettazione del domicilio temporaneo in una casa offerta gratuitamente. Intanto, però, si ha notizia di un altro caso orribile avvenuto in Toscana: in un bosco di Caprese Michelangelo, il 16 ottobre: due bambini di quattro e otto anni vennero violentemente (urlavano) sottratti ai genitori da uomini armati intenuta da combattimento. È stato il Tribunale di Firenze, presieduto da Nadia Tedeschini, a ordinare il prelievo. Quella volta la casa era in regola, ma i genitori non avrebbero seguito correttamente la pratica per la scuola parentale né fatto vaccinare i figli.
Quanto meglio i genitori dei boschi di quelli che mandano i figli a scuola, ma li ignorano! Quanto meglio la famiglia presente che la scuola, con l’educazione sessuale alla Lgptq, la grande scarsezza di cultura, le violenze sessuali elencate sulle mura del bagno, le violenze propal e quant’altro. Meglio l’aria pura dei boschi che quella inquinata dei centri urbani, meglio gli animali domestici (cavalli, galline, cani, gatti e cosi via) che i vicini rumorosi.
Nelle tavole di Mosè è scritto “Onora il padre e la madre”, non già “Onora il docente e il medico di famiglia”. Sì, sono passati tre millenni, ma l’uomo è diminuito di statura spirituale e di capacità naturali e la manna non piove nei supermercati.
Viva la natura, viva la libertà!
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