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Il corsivo
08 Dicembre 2025 - 09:07
Antonio Conte
Cinque su cinque. Non si ferma il Napoli. Neanche la grande emergenza infortuni riesce a bloccare la corsa dei campioni d’Italia. Anzi, proprio questa difficoltà sembra essere l’arma in più della formazione azzurra. Che ha battuto la Juventus di Spallettone con qualità, quantità e gol.
Antonio Conte ha voluto rispondere una volta e per tutti a chi aveva sempre nostalgia del gioco di Lucianone. In tanti l’hanno criticato per non aver mai dato una estetica al Napoli. Fiumi di parole inutili nei confronti di chi l’anno passato ha vinto uno scudetto.
Il tricolore è sembrato essere arrivato dal cielo o per opera e virtù dello Spirito Santo. È stato un dominio quello contro i bianconeri. In lungo e in largo c’è stata una sola squadra in campo. Si può dire che Tonino ha dato una bella lezione al suo predecessore. A colui il quale aveva campato di rendita fino a iersera. Per amor del cielo, nessuno vuole mettere in discussione il gran lavoro del toscano.
Anzi, va ringraziato per aver stracciato un campionato e per aver fatto divertire tutti. Ma oggi noi abbiamo Conte che va oltre ogni limiti. Così come è successo a Fuorigrotta. Nonostante la prestazione di gran livello nell’unico tiro in porta degli avversari era arrivato il pareggio.
Un pareggio immeritato anche se Madama stava un po’ crescendo. Ma era assurdo non aggiudicarsi i tre punti. Ed, infatti, Hojlund, dopo il primo vantaggio su assist del suo amico di ‘merende’, ha raddoppiato grazie allo sfortunato passaggio di McKennie. Giusto che andasse così.
Perché come si dice dalle nostre parti: ‘chi gioca bell non può mai perdere’. Comunque, se con l’Atalanta c’era stato l’incipit di un cambio di rotta, contro la Signora si è andati oltre. Passando, però, per i successi con Qarabag e Roma. La qualificazione agli ottavi di Coppa Italia ad un certo punto sembrava difficile ma dopo venti rigori si è staccato il pass per i quarti.
In quella occasione Conte aveva deciso di far riposare McTominay e Lobotka. Purtroppo, però, quest’ultimo si è fatto male durante il torello. Una maledizione incredibile che ha aumentato gli indisponibili. Ben sette sono in infermeria. Quattro sono centrocampisti.
Meglio ricordare a tutti che lo slovacco è stato l’ultimo degli infortunati dopo De Bruyne, Anguissa e Gilmour. Ed ecco che il tecnico leccese ha dovuto puntare tutto su Elmas. Il macedone ha confermato che è bravo in tutte le posizioni. Speriamo che non debba andare anche tra i pali.
Proprio per non farsi mancare nulla ad un certo punto del primo tempo McTominay si è avvicinato alla panchina perché aveva qualche problema. Conte neanche l’ha voluto sentire. Ed, infatti, Scott è rimasto in campo e ha continuato a lottare fino alla fine. Perdere anche lo scozzese sarebbe stato assurdo. E ora c’è il Benfica in Champions.
Neanche il tempo di godersi il settimo successo consecutivo con la Juventus in casa bisogna preparare il match europeo che vale molto dal punto di vista della qualificazione ai play off. Da capire quali saranno le scelte. Purtroppo la coperta è molto corta e per gennaio manca ancora tanto. Ci fidiamo, però, di Conte che sicuramente sceglierà la migliore formazione.
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