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L'opinione
12 Dicembre 2025 - 09:38
Sono positivi i dati registrati a Napoli in seguito al prolungamento delle corse delle linee metropolitane 1 e 6, in occasione del lungo weekend dell'Immacolata. Per la principale linea metropolitana della città, le corse dal 4 all’8 dicembre sono continuate fino alle 2 dopo la mezzanotte. Il che ha consentito di aumentare sensibilmente il numero dei viaggiatori, mediamente pari a circa 150 mila persone al giorno.
Per la linea 6 l’esperimento si è tradotto invece nello slittamento dell’orario di chiusura dalle ore 15 alle ore 21. Con il risultato di raddoppiare i fruitori: più di ottomila al giorno. Perché la prova generale dell’Immacolata si trasformi in una condizione stabile di funzionamento delle linee, c’è bisogno di nuovi macchinisti e capostazione.
Assunzioni in arrivo a breve, destinate a migliorare il servizio per la cittadinanza e per i turisti. I benefici, peraltro, allo stato delle cose saranno molto più evidenti per la Linea 1. Che questa faccia registrare flussi largamente superiori, è inevitabile, considerando la lunghezza del tracciato, che attraversa gran parte della metropoli.
Resta il fatto che, pur con il buon esito riscontrato nei giorni scorsi, l’affluenza per la linea 6 resta al di sotto delle potenzialità dell'impianto. Il problema della linea è duplice: attese troppo lunghe tra una corsa e l'altra e treni piccoli, di vecchia concezione e disagevoli. Anche qui, almeno sulla carta, la prospettiva è rosea.
Le migliorie sono legate non solo al prolungamento dell’orario ma, ancor più, alla realizzazione del deposito officina di via Campegna, che consentirebbe di immettere in circolazione treni molto più lunghi e performanti. L’auspicio è che l'amministrazione comunale faccia tutto il possibile perché la svolta si concretizzi rapidamente. Va fatta chiarezza sui tempi di esecuzione di una struttura così importante, fornendo informazioni puntuali.
Sui trasporti, sul loro potenziamento e sulla loro maggiore efficienza, si gioca buona parte delle opportunità di sviluppo di Napoli. Una città meglio connessa, tra l’altro, contribuirebbe anche alla razionalizzazione dei flussi turistici, permettendo di raggiungere più agevolmente siti ricchi di attrazioni artistiche e paesaggistiche.
Significherebbe diversificare le mete di destinazione su una scala ampia, tale da coinvolgere anche zone periferiche. Favorendo il decongestionamento di un centro storico sempre più invaso da folle di visitatori e segnato da fenomeni degenerativi di overtourism.
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