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Il corsivo
15 Dicembre 2025 - 08:00
Antonio Conte
Quattro sconfitte in campionato e tre in Champions. In totale sono sette i ko di questa stagione del Napoli. E tutti in trasferta. Sono un po’ troppi per chi porta lo scudetto in petto e ha ambizioni importanti in Europa. Ha perso di nuovo Antonio Conte lontano dal Maradona.
A distanza di quattro giorni ha visto i suoi ragazzi arrendersi alla strapotenza fisica di un’Udinese che non mi è sembrata imbattibile. Considerato il 2-2 ad ora di pranzo del Milan con il Sassuolo, anche il pareggio sarebbe stato fondamentale per la classifica.
Ed, invece, niente da fare. Si è vista una netta differenza di forma. La coperta troppo corta ha fatto la differenza. E rischia di compromettere la corsa al titolo di Di Lorenzo e compagni. I partenopei, infatti, sono scesi in campo di nuovo con la stessa formazione delle ultime gare. Solo Spinazzola è stato il volto nuovo (al posto di Olivera). Per il resto i soliti noti. Quelli che si sono fatti battere mercoledì sera dal Benfica senza mezzi termini.
Purtroppo l’emergenza infortuni ha presentato il conto. Era andata bene con Atalanta, Qarabag, Roma, Cagliari e Juventus. La speranza era che potesse recuperare qualcuno nel frattempo. Ed, invece, in corso d’opera si era fermato anche Lobotka. Fortunatamente lo slovacco sta meglio e ieri pomeriggio è entrato nella ripresa.
Ma si vede nettamente che non ha avuto la forza per alzare l’intensità dell’intero gruppo. Purtroppo per Conte si è ritrovato di fronte l’avversaria peggiore in questo momento. Una formazione imbottita di marcantoni. Zaniolo, poi, ha pensato opportuno di mostrare le sue qualità e nella ripresa, approfittando del crollo dei napoletani, ha fatto il fenomeno. Due i gol realizzati dall’Udinese prima del gioiello del solito Ekkelenkamp.
Fortunatamente prima un fuorigioco e poi un fallo su Lobotka a centrocampo hanno permesso a Sozza di annullare le reti. Purtroppo, però, l’olandese quando vede i colori azzurri si trasforma e da fuori area ha punito Milinkovic Savic. L’anno passato fece la stessa cosa ma al Maradona contro Meret.
Conte in conferenza stampa ha dovuto alzare bandiera bianca. Anche se avrebbe preferito che i suoi avessero più malizia. Quando le partite non le puoi vincere meglio non perderle. Ed, invece, nessuno è riuscito a prendersi la responsabilità di tenere lontani i pericoli dalla porta di Milinkovic Savic.
Ma si sa che quando le gambe non girano anche la testa va in tilt. Così come detto, c’è una coperta corta che scopre sia piedi che testa. Fare a meno di così tanti elementi è praticamente impossibile mantenere sempre lo stesso ritmo. La benzina è finita e il distributore è scarico. E mancano ancora delle partite prima della riapertura del mercato. Domani gli azzurri partono per Riad dove giovedì dovranno affrontare la semifinale di Supercoppa Italiana con il Milan.
Dovessero avere la meglio, poi il 22 ci sarà la finale con la vincente di Bologna-Inter. Di ritorno ci sarà il match in trasferta con la Cremonese. L’augurio è che Lobotka e Gutierrez possano stare molto meglio e che Lukaku si sieda almeno in panchina. Il nuovo anno, poi, aprirà le porte a qualche rinforzo. In modo tale da allungare questa coperta e permettere al Napoli di tornare a lottare su tutti i fronti. Magari con una Supercoppa in bacheca.
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