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Merz, la russofobia tedesca che può ostacolare la pace

Evidente quindi che la preoccupazione della Russia non è di attaccare Paesi europei, ma di avere una sua sfera di sicurezza

Merz, la russofobia tedesca che può ostacolare la pace

Friedrich Merz

In Germania, governo e media mainstream elevano sempre di più il tono antirusso e le critiche al presidente statunitense Trump. La nota rivista politica “DerSpiegel” ha pubblicato una copertina che mostra un Putin dal volto mefistotelico intento a fare a pezzi l’UE sostenuto da un Trump soddisfatto col titolo: “Due farabutti, un obbiettivo. Come Trump e Putin attaccano l’Europa”. Impressionante in particolare l’immagine disumanizzata di Putin. Una copertina che ricorda le immagini della propaganda diffusa dalla Germania nazista contro Stalin e il presidente americano Roosevelt per “l’alleanza capitalistica-bolscevica” contro l’Europa (allora occupata o dominata dalla Germania e in guerra contro l’Urss e gli Usa).

Da parte sua Merz dopo aver detto che la Russia è già in guerra con la Germania e attaccato sempre più duramente il presidente russo è arrivato a paragonare il piano di pace di Trump con il cedimento degli occidentali a Hitler (il cosiddetto tradimento della Cecoslovacchia). Allora Gran Bretagna e Francia concessero al dittatore nazista, cedendo completamene alle sue minacce, i territori abitati dai tedeschi convinti che si sarebbe fermato lì. Un paragone tra Hitler e Putin del tutto infondato. Infatti Hitler aveva realmente il più forte esercito del mondo e come obbiettivo dichiarato la conquista dello spazio vitale ad Est giustificato dalla sovrappopolazione della Germania di allora oltretutto molto povera di materie prime e bisognosa di procurarsele.

Tutto il contrario della Russia che è il Paese più grande e più ricco di materie prime al mondo, è sottopopolato ed in crisi demografica come il resto dell’Europa, oltre ad aver dimostrato scarse capacitàmilitari nella guerra contro l’Ucraina un Paese che pur con l’appoggio della Nato in teoria non avrebbe potuto mai resistere contro una grande potenza. In realtà è la Russia che è stata attaccata innumerevoli volte da Paesi europei o addirittura da quasi tutta l’Europa come quando il continente era sotto il tallone napoleonico o della Germania nazista. I russi non dimenticano che anche Romania, Ungheria, Finlandia, Croazia, Slovacchia, Italia e volontari spagnoli e dei Paesi occupati dalla Germania invasero l’Urss al fianco di Hitler e, forse con la sola eccezione degli italiani, simacchiarono anch’essi di crimini.

E durante la rivoluzione bolscevica tutti gli Stati europei dell’Alleanza occidentale, più Stati Uniti, e Giappone inviarono truppe contro i bolscevichi a sostegno dei controrivoluzionari bianchi. La Russia ha un’inimicizia storica con turchi e polacchi e ha oppresso (ricambiata quando possibile) polacchi, baltici e ucraini occidentali, ma non ha mai attaccato un Paese dell’Europa occidentale che anzi (in particolare la Gran Bretagna) ha aiutato in maniera determinante se non salvato più volte come nelle guerre napoleoniche e nella prima e seconda guerra mondiale, ma ricevendo in cambio almeno da Londra l’inimicizia e perfino la guerra quando la Gran Bretagna l’attaccò nella guerra di Crimea nel 1854-1856. Londra “ringraziò” poi lo zar Nicola II per la successiva alleanza con la Gran Bretagna (stipulata contro il parere di molti autorevoli consiglieri) rifiutandogli perfino di concedergli asilo dopo la rivoluzione russa del febbraio 1917 così condannandolo con tutta la sua famiglia alla morte per mano dei bolscevichi.

Evidente quindi che la preoccupazione della Russia non è di attaccare Paesi europei, ma di avere una sua sfera di sicurezza ai confini come qualsiasi grande potenza, come gli Usa che non hanno mai tollerato un Messico od un Canada ostili e minacciarono la guerra nucleare quando Castro chiese e ottenne i missili sovietici che comunque l’Urss subito ritirò dinanzi alla forte posizione Usa. E salta agli occhi il cattivo gusto di Merz che paragona Putin a Hitler nonostante il leader russo abbia perso un fratello di due anni e la nonna nell’assedio tedesco di Leningrado, e il cui padre è statogravemente ferito combattendo contro i nazisti, mentre Merz ha avuto un nonno che era un convinto nazista.

Il grande economista ed intellettuale statunitense Jeffrey Sachs, già consigliere economico di tre segretari generali dell’Onu e di molti governi dell’Europa orientale quali Polonia, Russia, Ucraina ed Estonia, ha detto che non avrebbe mai potuto credere che esistesse un cancelliere tedesco che appena eletto dichiarasse come prima cosa che bisogna prepararsi alla guerra contro la Russia e riarmarsi rifiutando qualsiasi iniziativa diplomatica.

Merz ed Ursula von der Leyen premono per l’utilizzo dei beni russi depositati in banche europee per continuare ad armare l’Ucraina: un atto inaudito mai verificatasi nella storia che rappresenterebbe quasi una dichiarazione di guerra alla Russia, aumenterebbe ancora la tensione e i rischi di conflitto nucleare e che potrebbe alla fine ritorcersi soprattutto contro i Paesi europei. D’altra parte Ursula von der Leyen e altri importanti esponenti dell’UE come Kaja Kallas hanno anch’essi aumentato la retorica antirussa e sostengono fortemente il riarmo europeo e, soprattutto tedesco, giustificato proprio con l’asserita minaccia russa.

Un’Unione Europea a guida tedesca che sembra aver completamente rovesciato i principi di promozione della pace e della diplomazia dei suoi padri fondatori e anche di molti leader tedeschi come Brandt, Schmidt, Kohl, Genscher. L’ex importante diplomatico tedesco dell’Onu Michael von der Schulenburg, deputato al Parlamento europeo per il partito BSW di Sahra Wagenknecht, ha scritto di essere sempre stato un grande sostenitoredell’europeismo, ma ora si chiede: “Che razza di mostro guerrafondaio abbiamo creato con l’Unione Europea?”.

*docente di relazioni internazionali

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