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L’INTERVENTO

Napoli 2500: una medaglia di una città a due facce

La mobilità è il vero banco di prova per una città che ambisce a consolidare il proprio ruolo turistico senza continuare a scaricare i costi dell’inefficienza sui cittadini

Napoli 2500: una medaglia di una città a due facce

Come di consueto, anche quest’anno si chiude immancabilmente con le solite indagini del Sole 24 Ore e di Legambiente che affibbiano a Napoli e alla sua area metropolitana primati negativi: quello della qualità della vita e dei trasporti.

Parallelamente, la città è inebriata dall’ennesima stagione baciata da uno straordinario successo turistico. I numeri parlano chiaro: presenze in crescita, alberghi pieni, strade e piazze affollate da visitatori italiani e stranieri attratti da un patrimonio culturale unico, da una vitalità impareggiabile, da un’identità forte e riconoscibile.

Una Napoli che incanta, che seduce e che evidentemente riesce a far passare in secondo piano – almeno agli occhi di chi la vive per pochi giorni – criticità strutturali che invece pesano quotidianamente su residenti e pendolari.

È questa la medaglia a due facce che contraddistingue la città: da un lato la fragilità dei servizi, dall’altro una capacità di attrazione che sembra quasi sfidare le criticità del contesto urbano. I turisti, a quanto pare, non si accorgono – o almeno non ritengono determinanti – disservizi e inefficienze che, per chi vive Napoli ogni giorno, rappresentano una vera e propria zavorra.

Forse perché il soggiorno è breve, forse perché l’esperienza emotiva, culturale e gastronomica riesce a compensare tutto il resto o forse, ancora, è proprio il richiamo di una esperienza turistica sui generis a fare breccia nella curiosità dei viaggiatori.

Qualunque sia il motivo, l’importante è che ci sono anche se la loro presenza spesso è fonte di ulteriori disagi.  

In questo scenario, almeno per una volta, ci siamo risparmiati il consueto tira e molla di fine anno con i dipendenti del trasporto pubblico per garantire il servizio durante le festività. Un elemento di normalità che, però, non può bastare a farci archiviare il problema.

Anzi, il periodo delle feste, caratterizzato da un aumento significativo degli spostamenti, rende ancora più evidente quanto sia urgente ripartire proprio dalla mobilità: trasporti pubblici più efficienti, integrazione dei servizi, attenzione alla sicurezza stradale.

La mobilità, oggi più che mai, è il vero banco di prova per una città che ambisce a consolidare il proprio ruolo turistico senza continuare a scaricare i costi dell’inefficienza sui cittadini.

Investire nei trasporti significa migliorare la qualità della vita, ridurre l’impatto ambientale, rendere più sicuri gli spostamenti. Ma significa anche dare credibilità a una narrazione di Napoli che non può vivere solo di bellezza e resilienza.

Per invertire questa tendenza, tuttavia, non bastano solo l’impegno e le capacità delle istituzioni. C’è bisogno del contributo di tutti. Soprattutto in un periodo dominato da viaggi, vacanze, spostamenti quotidiani e occasionali, è necessario riscoprire comportamenti prudenti e rispettosi delle regole.

La sicurezza stradale, il rispetto degli altri, l’uso consapevole dei mezzi di trasporto sono tasselli fondamentali di quella mobilità responsabile che andiamo promuovendo quotidianamente. Diritti e doveri devono procedere insieme: il diritto a servizi migliori e il dovere di utilizzarli con senso civico.

È da qui che deve partire un cambiamento reale, capace di trasformare quella medaglia a due facce in un’unica immagine della città più coerente, senza riflessi ambigui e contradditori, in cui qualità della vita, servizi e successo si tengono per mano, nel segno della tutela della vita, dell’ambiente e del decoro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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