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Il corsivo
29 Dicembre 2025 - 08:03
Rasmus Hojlund
Diavolo di un Hojlund. È stato Rasmus show allo stadio Zini. Ha voluto di forza la vittoria contro la Cremonese il bomber danese. E lo ha fatto segnando la sua terza doppietta da quando veste la maglia del Napoli. Ben nove le reti totali in tutte le competizioni. Un centravanti di grande livello che ormai non conosce più avversari.
In Arabia aveva fatto venire i mal di testa prima a De Winter del Milan e poi a Heggem del Bologna. Ieri pomeriggio il suo marcatore era un bel marcantonio. Baschirotto aveva fermato tanti avversari con la sua potenza. Ma di fronte all’attaccante partenopeo è diventato piccolo piccolo.
Non è mai riuscito a fermare il diretto concorrente. A fine partita Nicola ha provato ad elogiarlo per la prestazione ma si è vista una differenza netta. La cura Conte per chi gioca la davanti sta funzionando anche per questo giovane biondo arrivato dal Manchester United. Ha le caratteristiche di colleghi più esperti.
Facendo le debite proporzioni, sta usando il corpo spalle alla porta come Lukaku. Corre in profondità imitando Cavani e calcia come Higuaìn. A Cremona, poi, ha segnato tutte e due le volte con il destro. Per lui che è un mancino è tanta roba. Quando ha ricevuto il pallone non l’ha mai perso.
Un paio di tacchi, poi, hanno messo i compagni di reparto nelle condizioni di impegnare Audero. Un vero e proprio mattatore. Un protagonista assoluto che, nel giorno in cui Neres non è stato quello della Supercoppa, ha deciso di fare il fenomeno. Con un po’ di attenzione in più addirittura il bottino sarebbe potuto essere più cospicuo.
Dunque, ha vinto di nuovo il Napoli. E l’ha fatto alla sua maniera. Evidenziando una grande superiorità fisica in tutti i reparti. In difesa si è rischiato pochissimo. Praticamente la Cremonese non ha quasi mai calciato dalle parti di Milinkovic Savic. Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus sono stati bravi a spegnere le qualità dell’esperto Vardy. Sanabria, che aveva punito tre volte gli azzurri con la maglia del Torino, non è pervenuto.
Merito anche di un centrocampo che ha concesso pochissimo ai dirimpettai. Lobotka è tornato ai livelli altissimi. McTominay non sta segnando ma sta facendo un lavoro eccezionale per l’economia del gioco napoletano. Allo Zini, comunque, era importante dare un segnale al campionato.
La sconfitta di Udine aveva fatto scattare l’allarme. La conquista della Supercoppa, invece, ha cambiato nuovamente le carte in tavola. La Cremonese avrebbe potuto dare molto fastidio ai campioni d’Italia. Ed, invece, Di Lorenzo e compagni hanno dato continuità a tutto quello che di buono è stato fatto in Arabia Saudita. Era fondamentale dare una svolta anche lontano dal Maradona. Tante le difficoltà degli azzurri in trasferta.
Anche questo problema è stato risolto. Il 2025 si è chiuso con il botto. Il 2026 inizierà con un’altra gara lontano da Fuorigrotta. Si andrà all’Olimpico per sfidare la Lazio dell’amico Sarri. Sarà la prima partita di una lunga serie del mese di gennaio dove si dovrà andare anche a Milano con l’Inter e a Torino con la Juventus. Senza dimenticare i match di Champions contro Copenaghen e Chelsea. Ma ora godiamoci un bel Capodanno.
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