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Salvini: «La Lega correrà a Roma». E lancia Meloni

Salvini: «La Lega correrà a Roma». E lancia Meloni

La leader di Fdi: i consiglieri comunali del Pd si dimettano per impedire a Marino di ritirare le dimissioni

ROMA. All'indomani delle dimissioni da sindaco di Roma, Ignazio Marino è arrivato in Campidoglio. Marino, che per la prima volta ha messo piede a Palazzo Senatorio da primo cittadino dimissionario, è sceso dall'auto ed è entrato da un ingresso secondario rispetto alla scalinata principale davanti alla quale lo aspettavano giornalisti e fotografi tenuti a distanza dal cordone di sicurezza. Marino ha poi lasciato il Palazzo Senatorio e, attraversando a piedi la piazza del Campidoglio, ha raggiunto la Sala Rossa. «Sto molto bene e sto andando a celebrare un matrimonio», si è limitato a dire ai giornalisti. «Buon lavoro», ha poi aggiunto.

 

Il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo ad Agorà su Rai3, ha spiegato che «la Lega correrà per la prima volta alle amministrative a Roma. Marino ormai era una macchietta. Il problema non è solo Roma, ma anche Milano, Bologna, Napoli. Il problema sono il Pd e i suoi amministratori locali. Io con Marchini non ho mai parlato. La Meloni mi piacerebbe se si candidasse, ma non esiste una sola candidatura».

 

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, è intanto intervenuta con un post su Facebook. «Ho letto la lettera di Marino che contiene la 'minaccia' ai romani del ritiro, entro 20 giorni, delle sue dimissioni - ha scritto Meloni - Una vergogna infinita. Il Pd dimostri di non essere disposto davvero a prolungare strumentalmente l'agonia di questa amministrazione firmando insieme ai nostri consiglieri le dimissioni immediate. Solo questo atto eviterà al marziano di continuare a restare sindaco».

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