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16 Ottobre 2015 - 11:23
Il premier: «Bruxelles non ha nessun titolo per intervenire nel merito delle misure»
ROMA. «Bruxelles è una istituzione a cui diamo 20 miliardi di euro ogni anno e ne prendiamo indietro 11. Ogni anno, quindi, diamo 9 miliardi all'Ue. Non ci può dire quali tasse tagliare. Se Bruxelles ti boccia la lege di Stabilità tu gliela restituisci tale e quale e fa uno pari». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ai microfoni di Radio24. «Bruxelles non ha nessun titolo per intervenire nel merito delle misure» della legge di stabilità, «Bruxelles non è il nostro maestro», ha sottolineato. «La subalternità italiana in questi anni - ha aggiunto il premier - è stata particolarmente sviluppata nei confronti dei burocrati di Bruxelles».
POLEMICA SU FRASI TUSK. Le affermazioni del presidente del Consiglio Ue, Donal Tusk, che parlando al Parlamento europeo aveva paragonato l'Italia all'Ungheria nella gestione della crisi migratoria, «non sono state le più idonee, non tanto verso il governo italiano ma verso il popolo italiano». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lasciando il vertice europeo terminato nella notte. «Il popolo italiano in questi mesi ha fatto un lavoro straordinario, ha salvato decine di migliaia di persone. E' un popolo che ha lavorato con grande attenzione», ha aggiunto Renzi.
RAI. «Il direttore generale Campo Dall'Orto ha annunciato che nei programmi sui bambini non ci sarà più la pubblicità ed io sono felice che vi sia una norma del genere», ha detto il presidente del Consiglio.
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