Centrodestra in piazza domani con Fdi e Lega

ROMA. Il centrodestra scende in piazza questa mattina con Lega e Fratelli d’Italia, ma senza Forza Italia, nel giorno della fiducia alla Camera per il Governo Conte bis. «Faremo opposizione a questo Governo nelle sedi istituzionali ma anche nelle piazze - dice Matteo Salvini -. Rappresentiamo i milioni di italiani che sono indignati per un Governo che non sta né in cielo né in terra per un Pd che ha perso tutte le elezioni possibili negli ultimi due anni. L’Italia vera fa bene a scendere in piazza per chiedere altro. Questi non sono ancora al Governo ufficialmente ma hanno già  cominciato a scannarsi sulla Tav, sulle autostrade, sulla giustizia, Sull'autonomia, sulle tasse, su quota 100, sui porti aperti». Il leader del Carroccio è chiaro: «Sarà una piazza senza bandiere di partito e senza simboli. Se tornassi indietro non cambierei nessuna delle decisioni che ho preso negli ultimi tempi e che hanno portato la Lega dal Governo all’opposizione. Stanno strappando spumante a Berlino, Bruxelles e Parigi perché evidentemente pensano che l’Italia sia tornata ad essere un paese servo o di serie B: dunque danno qualche mancetta, qualche elemosina». Sul fronte di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni annuncia, in un’intervista al Tg5, in riferimento alla alla manifestazione di questa mattina in piazza Montecitorio, che «andremo solo con bandiere tricolori: sono invitati tutti i cittadini che vogliono dire che questo Governo è una vergogna, un inganno e una truffa ai danni degli italiani. L’auspicio è che in piazza, insieme agli elettori del centrodestra, ci sia anche chi ha votato il Movimento 5 Stelle o il Pd e non vuole questo accordo». Lo ha detto in una intervista al Tg5 il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Se il Conte-bis ricompatterà la coalizione di centrodestra? Questo si vedrà. Posso dire che Fratelli d’Italia è l’unico partito che è rimasto sempre allo stesso posto. Siamo rimasti lì e abbiamo presidiato il campo mentre c’era chi andava via per fare i patti con il Pd e chi andava via per fare i patti col M5S». aggiunge.