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13 Settembre 2019 - 09:46
Grillini ancora impantanati sulle scelte, per la delega all’Editoria resta il ballottaggio in casa Pd tra Verini e Martella
ROMA. Partita ancora aperta nel Governo per i sottosegretari e i viceministri, che il premier Giuseppe Conte avrebbe voluto chiudere già ieri. E a questo punto tutto potrebbe slittare alla prossima settimana. La situazione meno fluida è quella del Movimento 5 Stelle, dove ancora non sembra si sia arrivati alla quadra sui nomi. Che intanto continuano a circolare. All’Economia, la lista dei papabili nella squadra di Roberto Gualtieri è lunga. Si parla come viceministri di Antonio Misiani per il Pd e di Laura Castelli in ballottaggio con Stefano Buffagni per il M5S. Come sottosegretari, per il M5s i candidati sono Alessio Villarosa, Giovanni Currò, Marco Pellegrini e Vincenzo Presutto. Per il Pd circolano i nomi di Luigi Marattin e Gian Paolo Manzella. Claudio De Vincenti potrebbe entrare come tecnico di area. Anche all’Interno la “fila” e lunga: per il Pd potrebbero entrare Emanuele Fiano e Franco Mirabelli, ma potrebbe “sparigliare” Maurizio Martina come viceministro; per il M5S si sceglierà tra Maurizio Cattoi, Gelsomina Vono, Carlo Sibilia, Elisabetta Trenta e Federica Dieni. Alle Regioni e Autonomie, Francesco Boccia potrebbe trovare nel suo team per il M5S Ugo Grassi, Giuseppe D’Ambrosio, Silvana Abate, Maria Luisa Faro, Antonio Federico, Nando Marino e Maria Pallini. Per il Pd circola l’ipotesi di Roberto Morassut con la delega a Roma Capitale. Agli Esteri, ad affiancare Luigi Di Maio dovrebbe essere confermato Manlio Di Stefano mente candidata per il M5S è anche Emanuela Del Re. Per il Pd si parla di Lia Quartapelle o di Marina Sereni. All’Istruzione il nome che circola con più insistenza, come viceministro, è quello di Anna Ascani. In alternativa, Simona Malpezzi. Per il M5S si parla di Lucia Azzolina. Alle Infrastrutture e Trasporti, titolare Paola De Micheli, potrebbero approdare per il Pd Massimiliano Manfredi o Piero De Luca. Per il M5S, si parla di Agostino Santillo. Lo Sviluppo è guidato da Stefano Patuanelli, con lui potrebbero esserci, in quota M5S, Mirella Liuzzi o i riconfermati Davide Crippa e Andrea Cioffi. Per il Pd circolano i nomi di Giampaolo Manzella e quello di Antonello Giacomelli. Al Lavoro i “papabili” sono Piero De Luca e Chiara Gribaudo per il Pd, Erasmo Palazzotto o Arturo Scotto per Leu. All’Ambiente con il ministro Sergio Costa potrebbero lavorare Rossella Muroni per Leu, Salvatore Micillo e Alberto Zolezzi per il M5S. Alla Cultura potrebbe approdare per il Pd Lorenza Bonaccorsi, mentre il M5S avrebbe in campo Gianluca Vacca, Paolo Lattanzio, Danila De Lucia. Con Alfonso Bonafede alla Giustizia potrebbero collaborare per il Pd Alessia Morani, Walter Verini, Giovanni Legnini o Roberto Cociancich (che però potrebbe avere anche la delega alle Riforme) e Vittorio Ferraresi, Elisa Scutellà o Gianfranco Di Sarno per il M5S. Alla Salute i papabili sono Giorgio Trizzino, Dalila Nesci e Nicola Provenza per il M5S. Alla Pa circola il nome di Simona Malpezzi per il Pd e per il M5S quelli di Roberta Alaimo, Ugo Grassi e Laura Mantovani. Alla Difesa, il ministro Lorenzo Guerini potrebbe avere come sottosegretari grillini Angelo Tofalo o Gianluca Aresta. Per gli Affari Ue, si parla della possibilità di indicare un tecnico come sottosegretario. Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, potrebbe avere come sottosegretario Pd Patrizia Prestipino. Al ministero del Sud circolano i nomi di Alessio Villarosa, Gelsomina Vono, Federica Dieni, Vita Martinciglio come candidati pentastellati. Per il Pd quelli di Dario Stefano e Stefano Margiotta. All’Innovazione potrebbero andare come sottosegretari M5S Niccolò Invidia, Andrea Giarrizzo, Laura Mantovani. Alla Famiglia, il ministro Elena Bonetti potrebbe contare sulla M5S Alessandra Maiorino. Infine, da delicata delega all’Editoria potrebbe andare, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a Andrea Martella o Walter Verini del Pd. Duro il leader della Lega, Matteo Salvini: «Non penso che potranno andare avanti a lungo. Si stanno scannando per 44 poltrone di sottosegretari».
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