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12 Novembre 2015 - 13:23
Il premier: la flessibilità non l'abbiamo inventata noi, rispettiamo le regole Ue
LA VALLETTA. "Non sono preoccupato, quello che è piuttosto evidente è che la discussione sulla legge di stabilità l'Italia l'ha fatta rispettando tutte le regole Ue, anzi, su questo qualcuno mi ha anche criticato. Però l'Italia sta cercando di fare un percorso di autorevolezza, vale per la politica estera ma anche per quella economica". Lo rivendica il premier Matteo Renzi parlando a margine del summit de La Valletta sui migranti.
Sul fronte economico, "le clausole che l'Italia ha chiesto di flessibilità - fa notare il presidente del Consiglio - sono le clausole che non si è inventata l'Italia ma che l'Europa ha proposto. Noi siamo totalmente in linea con le regole del gioco stabilite dall'Unione europea il 13 gennaio 2015".
C'è "la clausola di flessibilità sulle riforme, sugli investimenti e poi c'è un'ulteriore clausola, vedremo se verrà accordata o meno, c'è un'ulteriore clausola sugli eventi eccezionale legati alla migrazione. La sintesi - prosegue il premier - è che non vedo particolari problemi con la Commissione, ci sono singole considerazioni su singoli punti che verranno affrontati in queste ore, come per gli altri Paesi".
Ma questa, rimarca a più riprese il premier, "è una legge di stabilità che va bene, che abbassa le tasse, che dà un segnale vero sui temi della solidarietà, e dà un segnale di ripartenza e fiducia all'economia. Poi ciascuno può avere i propri giudizi sui dettagli, quel che è certo è che l'Italia ha fatto tutto ciò che è previsto dentro le regole Ue".
I leader europei hanno firmato stamani l'accordo per il 'Trust Fund' per l'Africa, ovvero lo strumento con cui la Commissione Ue e gli Stati membri intendono rafforzare la cooperazione con l'Africa in cambio di collaborazione su rimpatri e centri di permanenza. Il fondo si attesta a 1,8 milioni di euro messi sul piatto dalla Commissione, a cui si aggiungono le risorse versate dai singoli governi, che, tuttavia, al momento stentano a decollare. L'Italia è tra i principali contributori.
Il Trust Fund per l'Africa? "Si può discutere se potesse essere più cospicuo o meno, sono valutazioni che riguardano sempre la parte di bicchiere mezzo vuoto o per un quarto vuoto. Io vedo un bicchiere molto più che mezzo pieno. L'Italia non è più sola sulla questione rifugiati, l'Africa è una priorità", dice Renzi incontrando i cronisti a margine del summit.
"Io credo che sia un fatto positivo ci sia questo vertice - prosegue - perché sei mesi fa della questione Europa-Africa non parlava nessuno quasi. Noi abbiamo insistito a lungo perché si potesse affermare questo tema come uno dei prioritari. Oggi l'Ue comunque si prende su di sé, con uno esborso significativo, il tema di un rinnovato rapporto con l'Africa".
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