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21 Novembre 2019 - 18:47
Il quesito referendario per l'abolizione della quota maggioritaria nella legge vigente
ROMA. Via libera della Cassazione al quesito referendario per l'abolizione della quota maggioritaria della legge elettorale vigente. "Ci siamo!", dice Roberto Calderoli per il quale l’ordinanza "rappresenta il Big Bang del cambiamento, la bomba atomica che esplode spazzando via tutti i rigurgiti proporzionalisti di chi vorrebbe continuare con i giochini di Palazzo". "Questo via libera rappresenta un passaggio fondamentale per arrivare alla richiesta di un referendum abrogativo in materia elettorale finalizzato a ritornare ad un sistema elettorale che sia realmente maggioritario, per cui finalmente chi vince governa e chi perde va all’opposizione, chiudendo per sempre la fase dei giochini di palazzo finalizzati a nascite di Governi che non rispettano la volontà del popolo. Così finalmente a decidere sarà il popolo e non il Palazzo", ha aggiunto l'esponente della Lega. "Il via libera della Cassazione al referendum leghista in materia elettorale non aggiunge e non toglie nulla al dovere della maggioranza di fare una proposta di nuova legge elettorale nei tempi che sono stati indicati nel documento di intenti, ovvero il mese di dicembre", dice Stefano Ceccanti del Pd all'Adnkronos. "Il quesito dovrà passare entro gennaio all’esame più difficile, quello della Corte costituzionale. È assai probabile che esso sia dichiarato inammissibile perché non sembra in grado di produrre una legge immediatamente operativa. Tuttavia questo spetta alla Corte deciderlo", osserva il costituzionalista e deputato dem. Ma nel caso la Consulta ammettesse il referendum, non potreste non tenerne conto e quindi spostare gli equilibri verso qualche forma di maggioritario? "A noi, a prescindere da quell’esito, nel rispetto dovuto alla Corte, spetta di lavorare seriamente in Parlamento, a partire dalla maggioranza, ma in spirito di apertura verso tutti", conclude.
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