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11 Gennaio 2020 - 17:22
"Dobbiamo fermare il conflitto interno e le interferenze esterne in Libia". E' quanto ha detto il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa congiunta con il presidente libico, Fayez al Serraj, a Palazzo Chigi, dopo l'incontro durato oltre due ore e mezzo. Al centro del colloquio le questioni legate alla crisi nel paese nordafricano. "L'Italia tesse la tela per una soluzione pacifica" sottolinea Conte, facendo notare come "gli ultimi sviluppi" abbiano reso "il Paese una polveriera con ripercussioni su tutta la regione". "Personalmente a nome dell'Italia siamo estremamente preoccupati per l'escalation sul territorio libico". Al generale Haftar, aggiunge, "ho espresso tutta la mia costernazione per l'attacco del 4 gennaio scorso a Tripoli all'accademia militare. Posso garantire che l'Italia continuerà a lavorare in modo convinto e determinato a sostegno del popolo libico, per offrire tutte le garanzie per un futuro di pace, stabilità e benessere".
Il capo del governo di Tripoli Fayez Serraj ha ringraziato il premier Conte "con il quale abbiamo avuto modo di discutere di diverse tematiche e in particolare ho avuto modo di apprezzare il ruolo dell'Italia su questo dossier". Il governo di accordo nazionale libico saluta, inoltre, "con favore l'iniziativa della Russia e della Turchia che punta a un cessate il fuoco, come sempre noi siamo disponibili ad accogliere qualsiasi tipo di iniziativa che possa andare in questa direzione". Il sì al cessate il fuoco "è condizionato al ritiro della parte che attacca, ma non sembra che sia disponibile a questo, perché ha un altro modus operandi".
L'offensiva del generale Khalifa Haftar, l'attacco che ha lanciato il 4 aprile scorso, aggiunge, rappresenta "un impedimento alla conferenza di Berlino che potrà contribuire" a una soluzione politica del conflitto in Libia.
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