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Manifesto degli intellettuali anti-Ruotolo

Manifesto degli intellettuali anti-Ruotolo

Biagio de Giovanni e Paolo Macry attaccano il candidato con un lungo post sul blog “Ragione politica”: «Scelta espressione del partito mediatico-giudiziario che ha sostenuto de Magistris»

NAPOLI. Parlano di «una scelta infausta» e di «espressione di quel partito mediatico-giudiziario che ha promosso e sostenuto sin dagli esordi politici Luigi de Magistris (il quale infatti oggi la rivendica con forza) e perciò non può essere condivisa in alcun modo da chi, fuori e dentro la sinistra, si dichiara riformista e liberale». A lanciare l’accusa sono lo storico Paolo Macry e il filosofo Biagio de Giovanni che così bollano la candidatura di Sandro Ruotolo alle suppletive senatoriali Napoli del 23 febbraio sulla quale si è registrata la convergenza di gran parte della coalizione di centrosinistra.

LE BORDATE CONTRO IL GIORNALISTA. L’attacco alla candidatura del giornalista, che ha tra i principali antagonisti l’esponente di Forza Italia Salvatore Guangi, sostenuto anche da Fratelli d’Italia e Lega, e Luigi Napolitano del Movimento 5 Stelle, prende le mosse dal blog politico che i due intellettuali napoletani gestiscono insieme e che si chiama “Ragione politica”. Il post, successivamente, è stato poi diffuso sui social per chiedere adesioni che sono aumentate con il passare del tempo. Tra i sottoscrittori, tra gli altri, ci sono Umberto Ranieri, Gaetano Brancaccio, Marinella De Nigris Siniscalchi, Adolfo Scotto Di Luzio, Claudio Velardi, Vittorio Zambardino, Claudio Botti, Bernardino Tuccillo, Riccardo Realfonzo e Amedeo Labbocetta. «I partiti della sinistra napoletana (Pd, Leu e, sorprendentemente, anche i renziani di Italia Viva) hanno stretto un accordo politico con Luigi de Magistris sulla candidatura di Sandro Ruotolo alle suppletive senatoriali» scrivono ancora sul blog i due esponenti politici.

LE RAGIONI DELLA BOCCIATURA. «Una scelta che riteniamo infausta per almeno tre ragioni. Perché de Magistris è stato uno dei peggiori sindaci della storia repubblicana di Napoli, il responsabile del grave decadimento civile e materiale della città. Che oggi la sinistra si allei con de Magistris, dopo nove anni di opposizione, costituisce un fenomeno di sconcertante trasformismo. Perché de Magistris è stato il primo e il più tenace interprete della pericolosa deriva populista e demagogica che è poi dilagata nel Paese. Ne ha fatto la sua cifra comunicativa e la sua identità politica per un intero decennio. Perché la scelta di Sandro Ruotolo, al di là dell’indiscussa qualità professionale, è l’espressione di quel partito mediatico-giudiziario che ha promosso e sostenuto sin dagli esordi politici Luigi De Magistris (il quale infatti oggi la rivendica con forza) e perciò non può essere condivisa in alcun modo da chi, fuori e dentro la sinistra, si dichiara riformista e liberale». Una manifesto, quello messo in campo da de Giovanni e Macry, che sicuramente non mancherà di creare discussioni e polemiche per i contenuti e per l’attacco all’amministrazione di de Magistris.

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