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Renzi: «Terrorismo, non servono bombardamenti ma risposte politiche»

Renzi: «Terrorismo, non servono bombardamenti ma risposte politiche»

Il premier negli Usa: «Per la prima volta per la nostra generazione il domani sembra una minaccia»

BOSTON. "Non sono contento della qualità della discussione e del dibattito" in Europa dopo l'ultimo attentanto di Bruxelles. Lo ha detto Matteo Renzi parlando quest'oggi a Boston all'università di Harvard. "Molti colleghi hanno reagito con determinazione dopo gli attacchi, hanno detto 'dobbiamo combattere contro i nemici'. E' vero. Oppure, 'dobbiamo attaccare in Siria, Medio Oriente, Africa'. È vero - ha spiegato il premier -. Ma questa non è la nostra risposta: se l'unica risposta agli attentati fosse quella di bombardare in Siria o in altri luoghi non saremo all'altezza della sfida, che è diversa, è quella di creare una risposta politica".

"L'idea di Europa - ha continuato il premier - oggi vive un momento molto difficile, i terroristi hanno capito molto bene questo e hanno attaccato la nostra capitale non solo in senso fisico ma anche in modo metaforico, ideale: è stato un attacco alle nostre idee, al progetto dell'Europa".

"Se pensiamo ai nostri tempi, viviamo tempi molto difficili - ha detto il premier-. L'Europa è stata colpita in modo molto duro da un attentato spaventoso, un attacco all'Europa come idea: il progetto più credibile dell'ultimo secolo, che è quello di libertà".

"L'attacco a Bruxelles è stato un attacco all'idea di Europa. I bersagli dei terroristi sono della nostra vita quotidiana, cercano di cambiare la nostra vita. Cercano di obbligarci a vivere sotto il terrore. Per la prima volta per la nostra generazione il domani sembra una minaccia", ha poi agiunto Renzi, nel suo intervento all'Harvard University di Boston.

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