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18 Giugno 2020 - 11:09
ROMA. Atlantia ha inviato una lettera alla Commissione europea nella quale "accusa il governo italiano di violare le norme europee e chiede a Bruxelles di intervenire nella disputa" che si è aperta dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova nel 2018. E' quanto anticipa oggi il Financial Times, riferendo che la missiva è stata inviata la scorsa settimana al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, dal presidente Fabio Cerchiai e dall'ad Carlo Bertazzo.
Nella lettera i vertici di Atlantia, secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, lamentano, in particolare, il fatto che le norme introdotte a fine anno dal decreto Milleproroghe hanno consentito al Governo di "ridurre drammaticamente" la compensazione dovuta al gruppo in caso di risoluzione anticipata del contratto di Autostrade per l'Italia. Inoltre, nel mirino di Atlantia c'è anche la modifica del meccanismo di definizione dei pedaggi autostradali. "Senza la nuova legge - annota Ft - il governo avrebbe dovuto pagare 23 miliardi di euro l'indennizzo per la risoluzione della concessione di Autostrade prima del 2038".
Non solo. "Il top management di Atlantia lamenta anche che il Governo forzerebbe il gruppo a una vendita della quota di maggioranza in Autostrade a Cassa Depositi e Prestiti, di proprietà statale, a un valore ridotto creando un danno significativo a migliaia di investitori italiani e stranieri", riporta Ft.
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