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Recovery Fund, ultime chance: si tratta a oltranza

Recovery Fund, ultime chance: si tratta a oltranza

Conte: la maggioranza dei Paesi è d'accordo, pochi i contrari

Ultime chance per il Consiglio Europeo, in cui i capi di Stato e di governo dell'Ue tentano da venerdì mattina di trovare un accordo sul pacchetto anticrisi costituito dall'Mff 2021-27, il Quadro finanziario pluriennale dell'Ue, e su Next Generation Ue, il piano per la ripresa finanziato a debito che dovrebbe sostenere le economie dei Paesi membri più colpiti. Le trattative e gli incontri tra i leader sono in corso, ma nessuna nuova ipotesi di compromesso sarà possibile, a quanto si apprende, finché i quattro Paesi Frugali non accetteranno la dimensione del piano e i principi di governance dei piani nazionali già proposti. Oggi sarà "sicuramente il giorno decisivo. Le varie questioni, la dimensione del fondo, i meccanismi di governance e lo Stato di diritto, sono state affrontate a dovere. Non posso ancora predire se ci sarà una soluzione. C'è molta buona volontà, ma ci sono anche molte posizioni e aiuterò a cercare una soluzione. Ma è anche possibile che non ci sia alcun risultato oggi", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, in una dichiarazione davanti alle telecamere del Consiglio stamani a Bruxelles. Secondo il presidente francese Emmanuel Macron è invece "ancora possibile trovare un buon compromesso" sull'Mff 2021-27 e su Next Generation Eu, ma il compromesso "non si farà a spese dell'ambizione europea, non per il principio, ma perché siamo davanti ad una crisi inedita sul piano sanitario, economico e sociale. I nostri Paesi ne hanno bisogno e ne ha bisogno l'Europa".
I principali nodi sul tavolo, spiega Macron, sono il legame tra Stato di diritto e accesso ai fondi Ue, la governance dei piani nazionali di ripresa e resilienza, necessari ad accedere alla Recovery and Resilience Facility, e la dimensione di Next Generation Eu. Su questi nodi "bisogna trovare un compromesso nelle prossime ore. Continueremo a batterci", conclude. Per il premier Mark Rutte un accordo "penso che sia possibile, ma ci sono questioni veramente grosse, come lo Stato di diritto e il mix tra prestiti e trasferimenti. Ci sono tante cose ancora da sistemare". Mentre l'atmosfera venerdì sera a cena si era fatta "tesa", ieri sera "era molto migliore, molto più calma", ha detto. Un accordo è a portata di mano? "Non mi azzarderei a dirlo - ha risposto - continueremo domani (oggi, ndr) e questo è in sé un buon segno. Ma ci sono anche significative differenze in un certo numero di ambiti", ha concluso.

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