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19 Novembre 2020 - 16:03
"Dobbiamo predisporci a un Natale più sobrio rispetto al passato". Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando, all'assemblea dell'Anci, delle festività ormai alle porte e dei rischi legati al Coronavirus.
"C’è molta attenzione verso le festività natalizie, forse le più sentite dagli italiani e non solo. Il governo non ha la palla di vetro, sta rilevando che ci sono alcuni segnali positivi per quanto riguarda l’andamento della curve epidemiologica. Si evidenziano i primi effetti positivi delle misure, ma nemmeno gli scienziati si avventurano a dire quale sarà l’andamento della curva a Natale -sottolinea il premier-. Dobbiamo arrivare in prossimità e capire come dosare gli interventi.
A Natale cosa facciamo?
Ci stiamo preparando a vari scenari, ma non possiamo prevedere quale sarà la situazione epidemiologica in prossimità delle festività. Se la domanda è 'A Natale cosa facciamo?', dobbiamo predisporci a passare Natale in modo più sobrio rispetto agli anni scorsi e speriamo al prossimo".
«Veglioni, festeggiamenti, baci, abbracci: questo non è possibile»
"Veglioni, festeggiamenti, baci, abbracci: questo non è possibile -evidenzia il presidente del Consiglio-. Occorre buon senso. Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio con un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive: non ce lo possiamo permettere, sarebbe folle. Dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio, ci auguriamo comunque che l’economia possa svilupparsi, che si possano fare acquisti e scambiare doni. Ma non sono pensabili baci, abbracci, festeggiamenti, festoni, festini, indipendentemente dalla curva epidemiologica".
Oms: "Natale diverso, come Ramadan virtuale"
Un morto per coronavirus ogni 17 secondi in Europa. Questo quanto ha spiegato Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, durante un incontro in cui ha aggiornato sulla situazione della pandemia di coronavirus Sars-CoV-2 nel Vecchio continente. "In Europa - ha affermato Kluge - abbiamo il 28% dei malati" di Covid-19 "del mondo" e "29 mila persone sono morte la scorsa settimana, il che vuol dire una ogni 17 secondi".
Quello che sta per arrivare, ha continuato, "sarà un Natale diverso, ma questo non vuol dire che non sarà felice. Come nel ramadan: le comunità" musulmane "hanno trovato modo di non assembrarsi, incluso preghiere 'virtuali' o cibo portato a casa per celebrazioni a distanza", spiega Kluge, che auspica "brevi e sicuri festeggiamenti".
"Vediamo segni del Natale nella consegna di pacchi ai senzatetto, nelle feste virtuali e le decorazioni alle finestre. La tecnologia e la farmaceutica ci offrono una nuova speranza" per consentire "ai bambini un apprendimento sicuro e la possibilità per loro di festeggiare il Natale. Non dobbiamo mollare".
Covid Italia, Pregliasco: "Morti aumenteranno"
"Vediamo la tristezza infinita di questi decessi che, temo, nei prossimi giorni andranno ad aumentare. Sono l'effetto della crescita esponenziale dei contagi alla fine di ottobre, questo dato ci inquieterà perché sarà l'ultimo a migliorare". Il professor Fabrizio Pregliasco ipotizza un ulteriore incremento del numero dei morti provocati dall'epidemia di coronavirus.
"Bisogna guardare anche la percentuale di positivi sui tamponi, è un elemento che dimostra la pervasività del virus nella comunità. Il tracciamento è in difficoltà vista la diffusione, ma è fondamentale dire che ogni positivo che troviamo lo controlliamo e non contagia. Questo è lo sforzo da compiere nel prossimo futuro", afferma intervenendo a Mattino Cinque.
"Vediamo la tristezza infinita di questi decessi che, temo, nei prossimi giorni andranno ad aumentare. Sono l'effetto della crescita esponenziale dei contagi alla fine di ottobre, questo dato ci inquieterà perché sarà l'ultimo a migliorare", dice ancora. "Il segnale di ottimismo" è legato al "plateau raggiunto con le misure varate con il Dpcm. Rispetto alla montagna, abbiamo in qualche modo tagliato il picco e stiamo spalmando la diffusione dei casi lungo una collina. Speriamo di avere una discesa". "L'obiettivo è far scendere l'Rt sotto 1" non solo per ipotizzare aperture parziali a Natale ma "soprattutto per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere. Il personale è impegnato in una maratona che proseguirà anche dopo Natale".
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