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05 Febbraio 2021 - 17:41
Seconda giornata delle consultazioni iniziata alle 11 per il premier incaricato Mario Draghi, che lavora alla formazione del nuovo governo. Tra gli incontri fissati oggi dall'ex presidente Bce, quelli con Italia Viva, Fratelli d'Italia, Pd e Forza Italia, che rinuncia alla presenza di Silvio Berlusconi a scopo precauzionale.
Partito Democratico
"Abbiamo espresso a Draghi piena disponibilità". Sono le parole del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. "E' una crisi improvvisa e ingiustificata", ha detto ribadendo l'intenzione di votare la "fiducia a Draghi". "Non bisogna alle tentazioni del disfattismo, bisogna ridare fiducia a Italia".
Fratelli d'Italia
''Abbiamo ribadito a Draghi che Fratelli d'Italia non voterà la fiducia al suo governo''. Lo ha detto Giorgia Meloni al termine delle consultazioni con Mario Draghi. "Fdi non andrà mai al governo con Pd, M5S e Matteo Renzi", ha spiegato la leader. "Serve un governo autorevole e coeso con una maggioranza omogenea", ma "questo è possibile solo con voto e con un altro Parlamento''. "Non so se Draghi intenda confermare il Recovery Plan di Conte, spero di no'', ha affermato, spiegando che ''con Draghi è stato un incontro franco, cordiale, spero costruttivo'' e che con il premier incaricato ''ci sarà un secondo giro di consultazioni''.
Italia Viva
"Italia Viva accoglie l'appello del Presidente della Repubblica e sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri, da quanti tecnici e politici" sarà composto, "siamo al fianco e a disposizione" di Draghi. "Auspichiamo che tutte le forze assumano lo stesso atteggiamento a sostegno" del governo Draghi, perché "l'appello del Presidente della Repubblica era rivolto a tutti. Chi oggi pone veti nei confronti di altri non solo commette un errore politico, ma sta rifiutando l'appello del Presidente della Repubblica, che ha escluso che il governo abbia una connotazione politica ma invitato tutte le forze a dare sostegno" all'esecutivo. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, al termine delle consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi ."Ringrazio chi in questi giorni difficili - ha detto poi Renzi ringraziando le ex ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto- ha avuto la forza di opporsi alla corrente mono direzionale che vedeva in Italia Viva la sola responsabile della crisi, grazie a chi ha sostenuto nuotando controcorrente la posizione di Italia Viva: questo valga in special modo per le giovani generazioni per i giovani amministratori e per chi crede nella res pubblica".
"Sbagliati i veti di Salvini e di Leu? Italia Viva sostiene il premier per il governo incaricato dal capo dello Stato", rimarca ancora Renzi, che aggiunge: "Io non giudico le decisioni degli altri, di Salvini e di Leu, ognuno risponde davanti a sé e al paese. Poi valuterà il premier incaricato". "Noi - conclude - abbiamo detto di ascoltare l'appello del capo dello Stato".
"C'è un presidente che deciderà cosa fare, lo sosterremo nel suo tentativo. Ci sono 209 miliardi che saranno spesi da Mario Draghi e non da altri. Ciascuno di noi, andando a casa, per questo si sentirà meglio. Noi oggi ci sentiamo meglio e auguriamo buon lavoro al presidente Draghi", ha detto ancora il leader Iv. "Riforme da suggerire? Il premier ha una conoscenza approfondita dei dossier".
Poi Renzi rivela i temi indicati nel colloquio: "Abbiamo evidenziato le questioni del lavoro con la Bellanova, le regole parlamentari con i dl e non i dpcm grazie a Boschi e il piano choc per le infrastrutture, di cui ha parlato Faraone".
E ancora: con l'indicazione di Mario Draghi, il Colle ha "individuato l'interlocutore che ha portato un'immediata ventata di credibilità e fiducia nel paese, è una polizza assicurativa per i nostri figli e i nostri nipoti. Nessuno può negarlo e fare la considerazione che nel periodo storico in cui l'Italia avrà più soldi da spendere dal dopoguerra, più del piano Marshall, chi meglio di lui può gestire questo passaggio?".
"A ciò si aggiunga, per chi ama la politica internazionale, che l'idea che la presidenza del G20 sia affidata all'Italia e a Mario Draghi - continua Renzi - è un elemento di grande serenità e solidità. Infine, ove il premier incaricato Draghi possa sciogliere la riserva, il fatto che ci rappresenterà" in una fase in cui "nel 2021 la cancelliera Merkel lascerà il suo ruolo di guida" dell'Ue, "Macron avrà un anno di campagna elettorale molto impegnativo per lui. Il fatto che l'Italia sia alla guida anche delle istituzioni europee con Mario Draghi ci rende molto fiduciosi".
Infine "Iv esprime una deferente riconoscenza e gratitudine al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per autorevole e alto magistero, per la grande capacità di risoluzione della crisi, per essere stato in questi 6 anni e per essere un arbitro rispettoso delle regole, come si definì lui stesso" nel discorso a Montecitorio per il suo insediamento, e di esserlo stato "soprattutto adesso. Grazie", conclude.
Leu
"E' difficile tenere insieme forze che hanno difeso le scelte del governo con chi a settimane alterne era per chiudere o aprire e lisciava il pelo al negazionismo. Non firmeremo mai il programma di un governo in cui ci sia la flat tax". Lo dice Federico Fornaro di Leu al termine delle consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi. "Le scelte programmatiche non sono variabili indipendenti. La base parlamentare deve essere coesa e deve avere un minimo di omogeneità", ha continuato, aggiungendo: "Nel secondo giro ci aspettiamo" da parte del presidente Draghi "la definizione di un perimetro programmatico e conseguentemente un perimetro politico".
"Credo che nessuna persona onesta non possa non riconoscere che meno male che in questa pandemia c'era il reddito di cittadinanza", ha poi aggiunto Fornaro.
I punti di programma, indicati al presidente incaricato Mario Draghi, "sono degli spartiacque e questo ha immediate conseguenze sul perimetro politico", aggiunge poi Loredana De Petris. "E uno spartiacque è anche l'alleanza Pd-M5S-Leu che è un'alleanza strategica e deve essere una base forte, è un'alleanza che si è consolidata nei programmi in questa esperienza di governo e non può essere dispersa".
"Il disegno programmatico è un disegno che da anche un disegno politico e di incompatibilità. Noi abbiamo appena fatto i decreti Lamorgese e lì è evidente che ci sono sono confini che rendono incompatibili i nostri temi con la presenza di forze come la Lega. E sul tema europeo è nei fatti che è assolutamente impossibile condividere con le forze sovraniste e di destra. Su questo siamo stati molto chiari e credo che al nostra chiarezza è stata apprezzata".
"Di Mes non ne abbiamo parlato, ma la maggioranza sul Salva Stati in Parlamento non c'è"., ha poi sottolineato ai cronisti Fornaro uscendo dalle consultazioni. E la delegazione capeggiata dalla senatrice De Petris per poco non si incrocia con la squadra di Iv guidata da Matteo Renzi. "Per l'amor del cielo - dice sferzante De Petris - non me li fate incontrare, dopo quel che hanno fatto...".
Autonomie
Noi siamo disponibili per un governo europeista, la formula Ursula sarebbe una formula ottima". Lo ha detto la senatrice Julia Unterberger, presidente del Gruppo per le Autonomie (SVP-PATT, UV), dopo le consultazioni con Mario Draghi. Per il gruppo "l'auspicio è quello di formare un governo politico". "Con i governi tecnici - ha aggiunto la senatrice - non abbiamo avuto buone esperienze per i nostri piccoli territori". "Penso che come convinti europeisti non potremmo che dire sì a un governo Draghi".
"In Germania Draghi - ha continuato - ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi, con i sud tirolesi non può quindi che avere un feeling particolare". Per Unterberger "è stato un primo incontro molto positivo".
Il calendario di oggi
Questo il calendario dettagliato di oggi: si comincia alle ore 11-11.30 con Gruppo Per le autonomie (Svp – Patt, UV) del Senato. Alle 1.45-12.30 Gruppo Liberi e Uguali della Camera e componente Liberi e Uguali del Gruppo Misto del Senato. Alle 12.45-13.45 Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva-PSI del Senato. Alle 15-16 Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato. Alle 16.15-17.15 Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato. Si chiude alle 17.30-18.30 con i Gruppi Forza Italia - Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia- Berlusconi Presidente - Udc del Senato.
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