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10 Febbraio 2021 - 14:03
"Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi" su Rousseau "è temporaneamente sospeso". I nuovi orari, scrive il capo politico M5S Vito Crimi in un post apparso sul blog delle Stelle, "saranno successivamente comunicati". A quanto parte il M5S attente un segnale. L'auspicio, spiegano all'Adnkronos autorevoli fonti del Movimento, è che il premier incaricato intervenga al termine delle consultazioni, lanciando qualche segnale chiaro che Beppe Grillo e i suoi attendono, a partire dal via libera a un ministero di transizione energetica, tema caro ai grillini.
Se quel segnale arrivasse, i 5 Stelle punterebbero a dare il là al voto degli attivisti su Rousseau subito dopo, dunque nel tardo pomeriggio di oggi, o al più tardi domattina, nel secondo caso lasciando alla base la possibilità di esprimersi nella sola giornata di domani. Il Movimento punta a non incidere troppo sulla tabella di marcia del premier incaricato, "non possiamo lasciare appesi Draghi e il Quirinale", ragiona uno dei big del Movimento.
"ll M5S decida il prima possibile se appoggiare un governo Draghi, come auguro, o meno. L'Italia aspetta ormai da troppo tempo un Governo e un Parlamento pienamente operativi. La pandemia Covid19 non aspetta". Lo scrive in un tweet il deputato M5S Gianluca Vacca.
"Requiem per la democrazia diretta". E' il titolo del post pubblicato su Facebook dal senatore grillino Mattia Crucioli, secondo il quale "l'annullamento delle votazioni su Rousseau programmate per il 10 e 11 febbraio (oggi e domani) risulta inaccettabile per due ordini di ragioni". "Il primo motivo - spiega - attiene alle regole basilari della democrazia (sia diretta che rappresentativa): la tempistica dell'espressione del voto è fondamentale. Ciò che accade può spostare l'opinione dei votanti ed è per questo che, una volta fissata la data di una tornata elettorale, la stessa non può più essere arbitrariamente modificata". "Il secondo motivo attiene, invece, alle argomentazioni di merito a giustificazione dell'annullamento delle votazioni: Grillo ha affermato che per votare occorre prima sapere se Draghi escluderà o meno la Lega e se accetterà alcuni dei punti programmatici proposti dal MoVimento", prosegue il parlamentare M5S. "Contrariamente a quanto affermato da Grillo, la partecipazione della Lega al Governo e la pubblicazione di un programma ben confezionato risultano irrilevanti ai fini della votazione che era stata indetta e che, in conformità allo statuto del M5S e al fondativo principio di democrazia diretta, avrebbe dovuto dettare la linea politica da tenere", insiste Crucioli, che conclude: "La bandiera del MoVimento è stata ammainata e occorrerà ripartire da zero".
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