Cerca

Manovra da 26,5 miliardi, ecco tutte le novità

Manovra da 26,5 miliardi, ecco tutte le novità

Renzi: «Chiude Equitalia, più fondi a Sanità e 7 miliardi per le pensioni»

ROMA. "Abbiamo approvato due testi" ossia "la legge di bilancio piena di difficoltà, ma anche di buone notizie per l'Italia e gli italiani" e "il decreto legge che elimina Equitalia". E' quanto ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei Ministri, aggiungendo che la manovra è di 26,5 miliardi. "Una chance a chi ci prova, una mano a chi non ce la fa. Questa è la filosofia della manovra" ha detto il premier, precisando che anche se "l'Italia va meglio di come andava due anni fa", "noi non siamo contenti perché abbiamo fame di risultati positivi".

 

Equitalia - "Dalla chiusura di Equitalia arriveranno 4 miliardi, ma questo non porterà la rottamazione delle cartelle, perché chi deve pagare deve pagare, ma a non pagare gli smisurati interessi e more che erano previsti". "Chiudere Equitalia significa chiudere con quel modello e aprire un meccanismo per cui quando non paghi una tassa ti arriva un sms: se mi scordo. È un meccanismo che ha un senso, lo avevo promesso dai tempi della Leopolda", ha aggiunto il premier. Renzi ha chiarito che ci sarà un periodo di "almeno 6 mesi" per definire la chiusura con "l'ingresso nella Agenzia delle entrate" di Equitalia. Poi ha ribadito: "Questa è una chiusura con il passato: le multe si pagano ma senza gli interessi vessatori di questi anni. E' un meccanismo di buon senso". "Capisco che alcuni abbiano criticato ma ora ci sarà un fisco compagno di strada e non avversario dei cittadini e a chi dice che così si favorisce l'evasione rispondo che questo è il governo che ha raggiunto i migliori risultati nella lotta all'evasione".

Sanità - "Un abbraccio affettuoso a chi dice che avremmo tagliato il fondo Sanità: ci sono 2 miliardi in più" ha detto Renzi, spiegando che il fondo sanitario sarà finanziato con 113 miliardi. "Ho letto che c'era una stretta, ma abbiamo un concetto diverso di stretta perché questa è una larga. Sulla Sanità questo governo non ha mai tagliato e non inizia a farlo adesso".

Pensioni - Per Ape e pensioni minime il governo mette in campo "7 miliardi sul triennio".

Pubblico impiego - La manovra destina 1,9 miliardi di euro al pubblico impiego per il rinnovo dei contratti, per il comparto delle Forze armate, dei corpi di polizia e per le nuove assunzioni.

Terremoto - Sono 4,5 miliardi gli stanziamenti della manovra per il piano Casa Italia per la ricostruzione post sisma in Italia Centrale.

Investimenti pubblici - Dodici miliardi in tre anni per gli investimenti pubblici.

Canone Rai - "Il canone Rai era a 113, è passato a 100 e passa a 90 il prossimo anno" ha detto Renzi. "E' un ulteriore cammino di discesa di tutto ciò che lo Stato chiede a cittadini".

Pil - "I nostri dati dicono l'1,1-1,2% di crescita" ha detto Renzi. "Lasciamo l'1% in modo signorile onde evitare polemiche e tensioni, convinti che la crescita sarà superiore all'1%, dando per scontato che con il deficit al 2,3 e le misure decise è decisamente probabile che l'aumento della crescita sarà più corposo".

Famiglia - Nella manovra ci sono "600 milioni per la famiglia, un piccolo segnale di attenzione verso un grande investimento sulla famiglia che dovremmo fare nel 2018 con la modifica dell'Irpef".

Migranti - All'immigrazione il governo destinerà risorse pari allo 0,2% del deficit-Pil fuori dal Patto. "I sindaci che dal 15 ottobre accolgono i migranti avranno riconosciuto un contributo specifico per migrante che permetterà di dimostrare che lo Stato è riconoscente a quelle comunità di 500 euro a migrante una tantum" ha aggiunto Renzi.

Voluntary disclosure - Dalla voluntary disclosure, ha detto Renzi a proposito dell'intervento per il rientro dei capitali detenuti illegalmente all'estero, arriveranno alle casse dello Stato "2 miliardi". Si tratta di un'operazione che "non ha alcun elemento di condono".

Bpm-Banco - "Esprimiamo soddisfazione per Bpm-Banco, la prima grande fusione approvata qualche ora fa, ma pensando che ci sono voluti 18 mesi la dice lunga..." ha detto il premier Matteo Renzi.

Referendum - "Se continuiamo il nostro lavoro, come spero e credo, il percorso sarà completato. Di fatto ci manca solo l'Irpef, che avevamo immaginato nel 2018" ha detto il premier, chiudendo con una battuta la parentesi aperta in conferenza stampa sul referendum: "Cosa accadrà lo scopriremo solo vivendo".

Imprenditoria - ''L'Iri è un'opportunità per i 'piccoli''' imprenditori, che oggi sono soggetti a tassazione Irpef'' afferma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, illustrando l'Imposta sul reddito imprenditoriale, che nasce con la legge di bilancio 2017. ''Cosa significa? Significa che se oggi sei al massimo, paghi il 43%'' dell'imposta sulle persone fisiche. ''Con l'Iri puoi pagare il 24%'', cioè l'aliquota Ires. ''E' molto importante per i piccoli'', ribadisce il premier.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori