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24 Aprile 2021 - 07:00
NAPOLI. Recuperare i ritardi nei lavori di ristrutturazione di alcune parti dell’impianto, partendo dalla tribunetta dal lato di piazza Quattro Giornate, che scontano un latente abbandono, dando vita a un nuovo cronopogramma con la Regione Campania che, affermano dal gestore Giano, «dall'ottobre del 2019 ancora deve convocarci per discuterne». Gli sportivi di varie discipline che fanno attività allo stadio Collana, oltre la società affidataria, sono preoccupati per il futuro dello storico impianto del Vomero inghiottito da infinite polemiche e ora interessata da una voce di possibile revoca dell’affidamento che ha una durata di oltre 15 anni.
L’appello al presidente Vincenzo De Luca e all’ente regionale, a cui fa riferimento la proprietà del Collana, arriva nel corso di una conferenza stampa tenuta alla presenza, tra gli altri, dei campioni olimpionici Patrizio Oliva e Diego Occhiuzzi tra i fondatori dell'associazione Mille Culure che opera allo stesso Collana.
Paolo Pagliaro, socio di maggioranza della Giano, società che attraverso una sentenza del Consiglio di Stato ha ricevuto la legittimità gestionale dello stadio, non nasconde come con «la Regione Campania i rapporti non siano idillaci. Abbiamo ascoltato voci di una possibile revoca dell'affidamento ma per ora non abbiamo conferme. In ogni caso faremo di tutto per rimanere al Collana come dimostrato il ricorso poi vinto al Consiglio di Stato».
Pagliara è adirato sui ritardi per il recupero di pezzi del Collana come la tribuna, la piscina, alcuni degli spogliatoi tanto per fare alcuni esempi, ambienti inospitali attualmente in virtù della lunghissima querelle in atto che cozza con i lavori di ristrutturazione realizzati negli scorsi anni per dare una nuova immagine al Collana.
«Acettammo- ricorda Pagliara- i ritardi nei lavori di competenza della Regione Campania sul programma dei lavori e l’Aru (Agenzia regionale delle Universiadi) ci consegnò lo stadio non nelle migliori condizioni. Eravamo d’accordo con la Regione che venisse stilato un nuovo cronopogramma dei lavori ma dal 10 ottobre 2019 siamo in attesa di una convocazione. Nel frattempo faccio notare che forse per la prima volta c’è una società che non ha attinto a soldi pubblici per effettuare i lavori». Pagliara ha parole dure per Sandro Cuomo, riferimento di un comitato di associazioni che operavano al Collana. «Cuomo ha detto che Cannavaro e Ferrara (i quali hanno spinto e sostenuto il progetto Giano sul Collana) avrebbero voluto realizzare delle attività commerciali». Ma la querelle vera si è avuta quasi a conclusione della conferenza quando il punto nodale è diventata la polemica con i pentastellati di Santa Lucia e con Sandro Cuomo su la leicità del contratto e, dall’altro campo, su eventuali mire politiche sull’impianto del Collana
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