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29 Aprile 2021 - 07:00
NAPOLI. Palazzo San Giacomo non ha ancora trovato una soluzione per risolvere il nodo delle multe al centro storico e la questione si ripercuote sul Consiglio comunale. Dopo la promessa del sindaco Luigi de Magistris (nella foto nel riquadro a sinistra) di annullare la valanga di sanzioni derivanti dall’istituzione dell’area pedonale al centro storico, il nodo non è stato ancora risolto. Nessun dirigente è disposto a firmare il documento che possa concretamente revocare l’ordinanza istitutiva dell’area pedonale perché tutti intimoriti da un eventuale intervento della Corte dei conti per danno erariale. Oggi, in aula, l’amministrazione dovrebbe fornire una relazione sullo stato dell’arte per la risoluzione della questione.
La farà, però, davanti ad un’aula in parte vuota. Pd, Movimento 5 Stelle e il gruppo “La Città” (rappresentate dell’area deluchiana in Consiglio comunale) hanno annunciato che non parteciperanno alla riunione dell’assise proprio perché «sindaco e Giunta non si assumono le loro responsabilità di fronte agli errori di indirizzo politico fatti e dei danni provocati ai cittadini, non procedendo all'annullamento degli atti che hanno generato le sanzioni stradali a carico dei cittadini del Centro storico».
I gruppi invitano le altre forze politiche di opposizione e i consiglieri di maggioranza a disertare le convocazioni del Consiglio fino a quando non sarà risolta la questione. Pd, M5S e grillini ricordano l’approvazione, lo scorso 10 dicembre, all’unanimità di una mozione che impegnava sindaco e giunta a dichiarare nulli gli atti di istituzione delle aree pedonali. «Nonostante le pubbliche assunzioni di responsabilità del sindaco, dell'allora assessore Panini e dell'assessore Clemente - concludono Pd, M5S e “La Città'” - nulla è stato fatto, ignorando la mozione approvata dal Consiglio». Non è chiaro cosa deciderà di fare il resto dell’opposizione, vale a dire il centrodestra.
Il presidente della commissione Mobilità Nino Simeone, invece, ha fatto sapere di condividere la posizione presa dai tre gruppi ed ha. annunciato di autosospendersi dall’incarico «fino a quando non saranno emessi i necessari provvedimenti relativi ai verbali elevati ingiustamente». «È il momento di mettere la parola fine a questa vera e propria ingiustizia e l'amministrazione se ne faccia carico senza più tergiversare», ha detto Simeone. Ciò nonostante, la maggioranza arancione sembra determinata ad andare avanti per la sua strada.
Oggi all’ordine del giorno in Consiglio c’è anche la votazione del vicepresidente dell’assise che manca ormai dalla fine del 2020 per le dimissioni di Fulvio Frezza. Nonostante la votazione non sia impellente (il funzionamento dell’aula è comunque garantito senza un secondo vicepresidente) e nonostante l’assenza delle opposizioni per protestare contro il mancato rispetto di una mozione votata all’unanimità, gli arancioni sarebbero determinati a votare comunque in solitaria il nuovo vicepresidente. In una lunga e canda riunione di maggioranza martedì sera si sarebbe deciso di puntare sul consigliere del “gruppo misto di maggioranza” Ciro Langella (nella foto nel riquadro a destra). Non tutti, a dire il vero, era no d’accordo. L’esponente di Articolo 1 Mario Coppeto, ma anche il presidente del consiglio comunale Sandro Fucito, hanno manifestato la loro contrarietà.
Non certo una questione personale contro Langella. Ma per Coppeto l’assenza di Pd e M5S, con cui il suo partito è alleato a livello nazionale e per le prossime amministrative, è un qualcosa di rilevante. Inoltre Coppeto terrà, in apertura del Consiglio, la commemorazione del filosofo Ernesto Paolozzi scomparso lo scorso 9 aprile. Coppeto si augura (auspicio più che condivisibile) la presenza dell’intera assise per questo momento importante.
Tornando alla politica, vista la decisione di andare avanti sulla nomina del vicepresidente presa dagli arancioni, quello di oggi sarà un test importante per la maggioranza del sindaco che resta sempre traballante. È annunciata già l’assenza, giustificata, di due consiglieri di maggioranza: Elena De Gregorio ed Elena Coccia.
Una difficoltà in più per gli arancioni per trovare i 21 voti necessari a nominare Langella vicepresidente. Un test importante, si diceva, anche in vista dell’approvazione del bilancio. Il sindaco deve a tutti i costi trovare i numeri per approvare il documento contabile che gli uffici stanno cercando di chiudere, non senza problemi visto che i conti in Municipio non tornano da tempo. Una boccata d’ossigeno, però, dovrebbe arrivare da Roma: con il decreto legge “proroghe” con ogni probabilità ci sarà il nuovo rinvio al 31 maggio per l’approvazione del bilancio di previsione 2021-23 e del rendiconto 2020.
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