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30 Aprile 2021 - 06:15
NAPOLI. Bocciatura dell’amministrazione comunale a guida de Magistris, un programma e un candidato capaci di dialogare con Regione e Governo, legge speciale per i Comuni in dissesto. Sono i punti fondamentali del documento programmatico proposto ieri dal segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino al tavolo del centrosinistra. Una bozza d’intesa che Dem, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, deluchiani, sinistra e area centrista sono pronti a sottoscrivere. Non c’è un accordo fatto e non c’è un candidato, ma in un clima nazionale in cui si fatica a trovare l’intesa tra i progressisti, il Pd napoletano che si è impegnato per fare sintesi tra le parti può dirsi soddisfatto. Ieri, alla riunione con la bellezza di 35 partecipanti, è stato messo a punto una sorta di “cronoprogramma” della coalizione. Il documento - una pagina e mezzo dal titolo “Una nuova speranza” - sarà emendato con alcune integrazioni che la coalizione farà pervenire nelle prossime ore. Poi ci sarà la fase della sottoscrizione in cui le parti si impegnano a non dialogare con altri possibili candidati. Infine, si formerà una “cabina di regia” ristretta che svolgerà le consultazioni per scegliere il candidato sindaco. I risultati delle consultazioni saranno poi presentati al tavolo che sceglierà finalmente il nome di chi correrà alla poltrona di Palazzo San Giacomo (Roberto Fico e Gaetano Manfredi restano i nomi in pole). Scartata l’ipotesi primarie che i Verdi (rappresentati da Fiorella Zabatta) e Italia Viva (rappresenta da Graziella Pagano) hanno chiesto di tenere in considerazione. Nella cabina di regia ci sarà sicuramente Sarracino. L’idea Dem è di un gruppo ristretto a tre persone: oltre a Sarracino, un rappresentate dei deluchiani (anche ieri al tavolo c’era il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola) ed uno del Movimento 5 Stelle (ieri erano in quattro al tavolo ma a prendere la parola è stato il fichiano Alessandro Amitrano). Sarebbero i Dem ad assicurare, nella cabina di regia, di rappresentare le posizioni della sinistra. Proprio quest’area potrebbe essere un po’ in difficoltà. Ieri alla riunione il rappresentati di +Europa Fulvio Frezza la Zabatta hanno detto, in chiave anti-Dema: «Chi vota il prossimo bilancio non può far parte della coalizione». Parole condivise da Bonavitacola. Un qualcosa che, se fosse definita nel programma da sottoscrivere, metterebbe in seria difficoltà Articolo 1 e Sinistra italiana che con Mario Coppeto e Sandro Fucito (ieri presente al tavolo) sono, seppur con alcuni mal di pancia, in maggioranza col sindaco. La sinistra, però, è parte integrante dell’accordo nazionale e quindi difficilmente potrà essere esclusa con troppa leggerezza. Nella bozza di documento presentata dal Pd, però, è molto duro il riferimento all’amministrazione arancione: «una stagione politica che ha fortemente compromesso il presente ed il futuro di Napoli e di tanti napoletani. A questa situazione si accompagna una condizione del bilancio comunale ben oltre ogni allarme, resa ancor più insostenibile dall’isolamento istituzionale di questi anni». Nel documento, poi, sono numerosi i riferimenti al dialogo con Regione e Governo, che i Dem usano per tenere insieme De Luca e M5S. «Napoli non rinasce senza il ruolo centrale della Regione», si legge chiaro nel testo che ipotizza anche che Comune e Città Metropolitana possano «avvalersi della macchina amministrativa regionale». Quanto all’aspetto nazionale, per il documento proposto dal Pd: «Il Governo ha il dovere di prendere fortemente in considerazione l’idea di affrontare il tema del supporto finanziario nei confronti dei comuni in difficoltà e un maggior impegno per il Sud e per la sua crescita».
(in foto: Marco Sarracino, Alessandro Amitrano, Fulvio Bonavitacola)
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