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04 Gennaio 2017 - 12:39
I Cinque Stelle sul nuovo codice etico: già al primo grado si prevede l'espulsione
ROMA. "Il codice di comportamento del Movimento 5 Stelle (votato ieri dalla stragrande maggioranza degli iscritti) rappresenta una svolta garantista? Falso. È un'altra bufala di giornali e tv". È quanto si legge in un post in apertura del blog di Beppe Grillo firmato 'Movimento 5 Stelle'.
M5S, assicura il blog, "garantisce ai cittadini che chi tra i suoi eletti non rispetta i principi a cui ha aderito come portavoce viene messo fuori dalla porta. Non aspettiamo il terzo grado di giudizio. Nel Movimento 5 Stelle già al primo grado si prevede l'espulsione. Se nel Pd si applicasse lo stesso nostro Codice, non resterebbe quasi più nessuno".
Perché non lo fanno?, chiede dunque il M5S: "Perché dovrebbero mettere fuori Renato Soru, condannato per evasione fiscale, che invece siede ancora in Parlamento Europeo tra i banchi del Pd. Noi gli avremmo anche chiesto di dimettersi e fare spazio a un altro portavoce. Stessa sorte per Marco Di Stefano, deputato Pd che nessun giornale ha sbattutto in prima pagina e su cui nessun tg ha fatto mezzo servizio, ma che è stato rinviato a giudizio nel mese di aprile del 2016 con le accuse di abuso d'ufficio, truffa e falsità ideologica nel silenzio generale".
Nel M5S, "a differenza del Pd, non c'è spazio per personaggi condannati o anche solo indagati per reati gravi come associazione a delinquere, corruzione, concussione, voto di scambio politico mafioso, truffa, turbativa d'asta, reati gravi contro la Pa, ecc. I nostri eletti che hanno una condotta o un comportamento politico o sociale riprovevole ed eticamente censurabile, a prescindere dall'esito di un procedimento penale, vengono sanzionati e nei casi più gravi cacciati".
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