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La Valente: pronta a un passo indietro se me lo chiede il Pd

La Valente: pronta a un passo indietro se me lo chiede il Pd

Il caso delle false candidature all'assemblea provinciale del partito

NAPOLI. "Ringrazio per i toni usati, al di là del merito, Venanzio e Elisabetta per aver permesso questa discussione". Questo l'esordio di Valeria Valente durante l'assemblea provinciale del Pd Napoli in cui si è discusso delle false candidature presenti in una sua lista alle scorse amministrative. "È inutile dirvi che questa vicenda è penosa, sono stati i giorni più difficili del mio percorso politico. Non starò qui a raccontare in quali momenti mi sono sentita sola. Non ero mai stata chiamata a rispondere dei fatti ad un pm. Non c'è nessun non so, se ho detto non so è perché non so. Ho provato a ricostruire la faccenda che è arrivata come un fulmine a ciel sereno - ha sottolineato - Quante frasi dette e parole in più a quelle che mi aspettavo. Sono dispiaciuta e rammaricata per i coinvolti in questa vicenda. Per chi si è trovato a testimoniare davanti a un pm e a chi volontariamente mi ha dato una mano in campagna elettorale, non doveva succedere. Ho letto dichiarazioni che trovo ingiuste e attacchi più duri dal mio partito che da altri. Ci si dimette in un caso come questo se si pensa di non poter andare più a testa alta. Se me lo chiedesse il partito o il mio gruppo consiliare non esiterei a fare un passo indietro - ha detto ancora Valente - Leggo considerazioni del Pd che vuole ripartire, lo faccio con gli altri e prima degli altri, ma non se questo mette un'ombra sulla mia onestà".

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