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Ddl Zan, nessun accordo: voto in Aula su calendarizzazione

Ddl Zan, nessun accordo: voto in Aula su calendarizzazione

Fumata nera sul ddl Zan al tavolo dei capigruppo in Senato. Nessun accordo sulle modifiche proposte dal relatore Andrea Ostellari. Come chiesto da M5S-Pd-Iv-Leu oggi l'aula voterà la calendarizzazione del testo in Aula, a partire dalle 16.30, con l'obiettivo di arrivare al voto sulla legge di contrasto all'omotransfobia il 13 luglio prossimo.

La linea su cui sono rimaste ferme le forze dell'ex maggioranza giallorossa è quella di andare in Aula oggi e votare la calendarizzazione per portare il testo del ddl Zan il 13 luglio a Palazzo Madama. Dopo la proposta Ostellari di questa mattina, con la nuova ipotesi di modifica del testo di legge, si registra quindi un nulla di fatto e resta dunque atteso il voto in Aula. Sulla sintesi Ostellari si erano dichiarati possibilisti, oltre chiaramente a Lega, forza Italia, anche Autonomia e Italia Viva, ma entrambe le formazioni avrebbero garantito il voto in Aula per la calendarizzazione del testo Zan. Per Unterberger la sintesi era possibile "visto il grande passo avanti di Ostellari", per Faraone "ora toccava a Pd e M5S dare prova di dialogo".

"Noi non abbiamo voluto forzare, avremmo avuto i mezzi, noi chiediamo un percorso ordinato per la legge Zan, non possiamo certo dare in questa sede via libera a articoli che snaturano la legge". Sarebbero le parole della capogruppo del Pd, Simona Malpezzi al tavolo dei capigruppo del Senato, al lavoro sul testo Zan. "Non sono d’accordo con la senatrice Unterberger - avrebbe aggiunto la dem - che parla di articoli che mediano". "Noi - ricorda - abbiamo accolto l'idea tavolo subordinandola ad una data certa per l'arrivo in Aula".

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