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06 Luglio 2021 - 19:29
Vuono, presidente del circolo FdI Arenella-Vomero, avverte: «Noi pronti, in campo per Manzo candidato presidente»
NAPOLI. «A Napoli saranno decisive le dieci Municipalità cittadine, i risultati sul territorio faranno la differenza». Ne è convinto il presidente del circolo territoriale di Fratelli d’Italia dell’Arenella-Vomero, Massimo Vuono (nella foto con Ciro Manzo), che avverte la dirigenza del centrodestra: «Per la collina siamo già pronti a partire, basta con lo stallo. Noi siamo in campo per Ciro Manzo candidato presidente». Vuono aggiunge che «di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno. Ma non bastano i social, i passaggi nella città e i progetti. La coalizione come incrocio tra il civismo e il sostegno dei partiti del centrodestra - indipendentemente dal fatto se le liste avranno i simboli o meno - allo stato non trova anche i consensi necessari tra il primo partito, che è quello degli astenuti. Un partito che riguardo ai candidati sindaco nei sondaggi non sceglie e non si pronuncia».
Questo cosa vuol dire secondo lei?
«Si tratta di un rigetto di chi ha governato e della sinistra che però non premia l’alternativa e l’opposizione».
Sono in campo varie ipotesi, come un cartello di tutto il centrodestra e l’eventuale corsa solitaria di Fratelli d’Italia con Sergio Rastrelli...
«Il civismo teorizzato da Maresca non risolve il problema, punta solo al ballottaggio. Ma in questo modo gli elettori che al primo turno si schiereranno con i candidati sindaco outsider e che ritorneranno a votare, al secondo turno opteranno per Manfredi».
Quindi per il centrodestra non c’è una via d’uscita?
«Al contrario, ribaltare le previsioni è possibile: saranno decisive le dieci Municipalità cittadine, i risultati potranno fare la differenza».
In che senso?
«Se i candidati a presidente non saranno calati dall’alto, ma selezionati solo in base al radicamento sul territorio, e ci sarà ampio potere per comporre le liste, allora si potrà vincere»
Dunque secondo lei la partita non è ancora chiusa?
«Assolutamente. Credo che il modello collinare sia di buon esempio. Una sede operativa, l’organigramma, l’autofinanziamento e un programma».
Voi proponete Ciro Manzo per la candidatura a presidente della Municipalità Arenella-Vomero.
«È il portavoce e coordinatore della Quinta Municipalità, con un passato di eletto nel segno della concretezza e ha dato sempre buona prova di sé. Durante l’incarico di segretario cittadino del partito per l’amministrazione è stato determinante per l’apertura della federazione partenopea, reperendo risorse a sostegno di FdI e di diversi candidati che ci sono stati segnalati da autorevoli esponenti del partito. Anche quando, come nel caso delle ultime Regionali, è stato difficile attingere ai frutti del localismo e c’era il rischio di non confermare il consenso in voti. Alle Europee l'Arenella e il Vomero avevano ottenuto un risultato che ha visto la Quinta Municipalità, per voti, prima in assoluto in ambito di Fratelli d’Italia. Diversamente le conseguenze sarebbero irreparabili».
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