Cerca

De Luca bacchetta il Pd e apre al M5S

De Luca bacchetta il Pd e apre al M5S

Il governatore: «Manfredi troverà un autentico disastro ma la Regione sarà al suo fianco»

NAPOLI. Se dovesse diventare sindaco, «Gaetano Manfredi troverà a San Giacomo una situazione da far tremare i polsi, frutto del disastro di chi c’è adesso ma la Regione Campania sarà al suo fianco con alcuni progetti e programmi. Da ex sindaco lo avverto che è la carica più allucinogena, c’è dietro l'angolo un pericolo di delirio di onnipotenza. Ma lui diversamente da De Luca non è una carogna». Il governatore Vincenzo De Luca dà la sua benedizione al candidato dell’ampia coalizione di centrosinistra dal palco della Festa dell’Unità del Pd.

L’ATTACCO A DE MAGISTRIS. Il presidente della giunta regionale non risparmia stoccate all’attuale inquilino di piazza Municipio, Luigi de Magistris anche se non lo nomina direttamente: «La Regione Campania ha dato 3 miliardi di euro al Comune di Napoli. Ogni ventennio c’è un dissesto finanziario a Napoli, non è più possibile» facendo anche un velato riferimento ad Antonio Bassolino, l’ex sindaco e governatore candidato di nuovo alle amministrative di autunno: «Sosteniamo la candidatura più utile, quella di Manfredi, per rilanciare come grande capitale d’Italia e d’Europa. Napoli ha retto per la grandezza della sua storia ma se fosse stato per il Comune diventava peggio di certe città sudamericane. Noi definiremo programmi per realizzare il lungomare orientale a San Giovanni, abbiamo ragionato per i collegamenti di aree portuali e retrportuali riqualificando l’area Est da piazza Garibaldi a Porta Nolana: chi entra a Napoli deve avere la sensazione di entrare a Berlino, Barcellona, Parigi ma ci vogliono amministratori concreti ma non chi pensa a fare le flotte».

L’APERTURA AI GRILLINI RIFORMISTI. Tra gli obiettivi ambiziosi della Regione Campania, anche quello di realizzare «un polo pediatrico di valore europeo, fare un nuovo Santobono per realizzare un polo regionale della pediatria». Ma De Luca la vera sorpresa politica la riserva quando parla dell’opportunità di costruire «un partito democratico progressista e riformista sul livello europeo» coinvolgendo «la componente riformista e progressista del Movimento 5 Stelle». Il governatore riconosce che con l’alleanza democrat-5 Stelle a Napoli a sostegno di Gaetano Manfredi, si sia «aperta una fase nuova con una coalizione che doveva essere ampia» e afferma di guardare con «rispetto al travaglio del Movimento 5 Stelle che hanno grandi responsabilità: hanno involgarito il dibattito politico con elementi di aggressività intollerabili, su alcune tematiche della giustizia hanno avuto idee incompatibili con un paese civile danno prova di infantilismo politico, confondendo il concetto di casta. E il pd ha sbagliato a vedere Conte come il nuovo De Gasperi». Poi, dice di non escludere una nuova candidatura fra 4 anni ancora a governatore («godo di ottima salute»).

LA BACCHETTATA AL PD. L’apertura a parte del mondo del Movimento 5 Stelle è frutto di un ragionamento politico. «Il Pd – afferma De Luca – dopo un anno è ancora al 20 per cento dei consensi. È un dato che deve farci riflettere perché nel frattempo la Lega ha perso il 13, Italia Viva non ha dato quanto si potesse aspettare e i 5 Stelle si sono dimezzati. Nonostante questo il Pd non ne ha approfittato, quindi dopo le amministrative è opportuno fare un congresso, il Pd ha identità programmatica evanescente». LA LOTTA AL COVID. L’attualità, come è facile intuire, si chiama lotta al Coronavirus. «Se non ci fossero state le Regioni a combattere il Covid, l’Italia sarebbe a disastro ma nessuno lo dice. Le 500.000 vaccinazioni al giorno di cui si parla le fanno le Regioni. Tra l’ex commissario Arcuri e l’attuale Figliuolo non è cambiato niente se non una componente in più di teatralità. Il compito di Figliuolo è distribuire i vaccini ma siamo noi che sputiamo il sangue sui territori e Asl, il commissario ha fatto solo confusione». Il weekend appena conclusosi è quello in cui ci sono state le manifestazioni contro l’obbligo del green pass, anche a Napoli. De Luca si dice favorevole e attacca i contestatori.:«La libertà, che c’entra con la vaccinazione?».  Capitolo scuole: «Ci sono 12 vaccini obbligatori per far iscrivere i bambini a scuola. In Campania non c’è l’obbligo per il personale scolastico perché l’adesione alla vaccinazione è stata alta. A settembre avremo aperte le scuole se si vaccinano gli studenti, partiremo nella prima settimana di agosto con una campagna dedicata ai ragazzi al di sotto dei 18 anni».

LE BORDATE A MELONI E SALVINI. Stoccate a Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia e Matteo Salvini, segre tario della Lega: «Meloni è una donna intelligente, la guardo con rispetto ma anche per lei vale l’obbligo di evitare la banalizzazione dei problemi e della responsabilità. Salvini mi provoca l’oritcaria, sta sempre in mezzo alla strada, rovasse mezz’ora per vedersi un film, leggere una poesia di Leopardi invece di stritolarci continuamente i perpendicoli». Proprio sulla giustizia il presidente si dice convinto della necessità di «riformare radicalmente la giustizia a tutela del cittadino, perché non è possibile che un processo duri 10 anni e non si cambil’impianto della legge sull’ipotesi di reato di abuso d’ufficio perché con le 150mla leggi che ci sono in Italia è facile essere indagati per quello. Manfredi se ne accorgerà presto quando sarà sindaco. Ma per farlo eleggere, il popolo del Pd e della coalizione deve mobilitarsi perché ogni voto va conquistato».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori